AS_08_2019

Novembre/Dicembre 2019 Automazione e Strumentazione PLASTICA applicazioni 54 La professoressa Karen L. Wooley , inventore e CTO presso Teysha spiega: “Nel corso degli ultimi vent’anni abbiamo acquisito una pro- fonda consapevolezza dei potenziali impatti negativi che potrebbero avere i materiali poli- merici che persistono oltre la loro vita utile. Questo ci ha portato a considerare l’intero ciclo di vita della plastica già nelle fasi iniziali di pro- gettazione. Un vantaggio significativo della nostra tecnolo- gia risiede nell’uso di prodotti base naturali e sostenibili per generare policarbonati in grado di ottimizzare le proprietà fisiche, meccaniche e chi- miche controllando la chimica, la formulazione e le condizioni di polimerizzazione. La forza, la robustezza, la durevolezza e la longevità dei nostri polimeri dipendono dalle proprietà degli specifici monomeri utilizzati nella polimerizzazione e possono essere otti- mizzate per diverse applicazioni . Le pro- prietà dei nostri materiali vanno dalla fles- sibilità alla rigidità; la degradazione avviene nel corso di settimane o di mesi a seconda della composizione del polimero e delle con- dizioni ambientali. Il principale meccanismo della degrada- zione polimerica è la degradazione idrolitica, che consente la decomposizione in qualsiasi ambiente contenga umidità e non richiede un’attività microbica, condizioni anaerobiche o compostaggio industriale”. Gestire l’obsolescenza I biopolimeri realmente flessibili potrebbero essere ancora molto lontani dalla commer- cializzazione . Nel frattempo, se la gestione dell’obsolescenza è una priorità, allora l’uso di parti industriali realizzate in plastica tradizio- nale potrebbe rappresentare un modo per pro- lungare la vita utile del pezzo in questione . Anche in caso di rottura questi pezzi possono essere riparati, ricondizionati e rimessi in uso. La filosofia ‘Riparare, riusare e riciclare’ dovrebbe proseguire anche dopo l’immissione sul mercato di bioplastiche più valide. A quanto pare, l’adozione delle bioplastiche non è così semplice come sembrerebbe a prima vista. Per chi opera nel settore, comprendere la mecca- nica dei materiali contribuirà non poco affinché i produttori adottino non solo le bioplastiche, ma interagiscano con i materiali in modo definitiva- mente più sostenibile. Riferimenti [1] A. A. Jahnke, “Tuneable bioplastic may revolu- tionise industry”, www.materialstoday.com . PER SAPERNE DI PIÙ EU Automation immagazzina e vende parti di ricambio per l’auto- mazione industriale nuove, usate, rinnovate e obsolete. Grazie a una rete preferenziale globale di magazzini partner e a centri di distribuzione interamente di pro- prietà, la società fornisce, nel set- tore dell’automazione industriale, un servizio disponibile a livello globale. L’azienda offre un servi- zio di consegna espresso in tutto il mondo, garantendo la fornitura di qualsiasi pezzo in tempi brevi. Anche nel momento in cui fossero immesse sul mercato delle bioplastiche più valide, l’approccio più razionale rimarrebbe quello di imparare a riparare, riusare e riciclare un’importante materia prima come la plastica

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