AS_08_2019

MERCATI primo piano 16 Novembre/Dicembre 2019 Automazione e Strumentazione che costituiscono l’elemento sensibile dei sensori ad induzione, utilizzando dei sistemi completa- mente robotizzati che producono gli avvolgimenti a partire dalla materia prima, il cavo conduttore. Inoltre, nello stabilimento di Tettnang sono rea- lizzate anche delle schede PCB , altamente inte- grate, che sono destinate alle applicazioni di con- trollo del movimento e ai sistemi di controllo programmabili , che fanno di IFM una realtà produttiva in grado di proporre uno spettro com- pleto di soluzioni per l’automazione. Il processo di produzione ‘lean’ deve iniziare molto prima delle fasi di assemblaggio finale e partire dallo sviluppo del prodotto e dalla pro- gettazione del processo di industrializzazione. Ancora una volta, si rivela fondamentale la padronanza completa delle competenze necessa- rie a coprire l’ intero ciclo vita del sensore , dalla fisica dell’elemento sensibile agli aspetti metrolo- gici più complessi. A Tettnang, delle squadre di progettisti sono in grado di pianificare e programmare la produ- zione nel dettaglio, dal principio di funziona- mento di un sensore fino al layout finale del pro- dotto, mettendo in pratica i principi del ‘Design for Manufacturing’. Un approccio inteso a garan- tire, fin dall’inizio di un progetto, un assemblag- gio privo di errori lungo ogni fase del processo produttivo. Naturalmente questo modo di operare ha come condizione necessaria che il team di pro- getto debba conoscere in modo approfondito tutto il ciclo produttivo, dal tipo e numero di macchine coinvolte nella produzione fino al possibile grado di automazione applicabile al processo, preve- dendo in modo preciso anche i flussi di materiale e minimizzando i tempi di lavorazione. Un aspetto fondamentale di questo tipo di gestione della produzione è l’ architettura cloud , che include i sistemi a supporto della tracciabilità e il ‘Digital Production Order System’, dove le informazioni sugli ordini sono rese disponibili in tempo reale ai livelli superiori dell’automazione e al sistema di pianificazione della produzione, così si riducono i tempi di risposta, per esempio in un cambio di produzione, eliminando le fasi di stallo in cui le linee devono attendere l’ordine successivo. Naturalmente, l’obiettivo è quello di ottimizzare le linee di produzione in termini di efficienza complessiva delle risorse e di OEE (Overall Equipment Efficiency). Futuro prossimo Il concetto di ‘Fabrica del Futuro’ di IFM non è statico e si sta evolvendo : il passo successivo comprenderà un’ulteriore sviluppo dell’intra- logistica automatizzata. Questo prossimo livello di evoluzione è attualmente in fase di sviluppo e prevede l’utilizzo di sistemi robotizzati che opereranno principalmente in modo autonomo. Questi robot saranno in grado di eseguire diverse attività, come il prelievo dei pezzi necessari all’assemblaggio, e saranno capaci di rifornire le linee di produzione in totale autonomia. Tutto viene integrato attraverso un’interfaccia Sap che consente anche la comunicazione con il livello superiore dell’automazione e il sistema ERP. Il modello produttivo di IFM prevede anche l’uti- lizzo di evolute applicazioni di intelligenza artifi- ciale. Per esempio, nell’imballaggio dei prodotti, IFM ha realizzato un sistema di visione che è in grado di riconoscere e di identificarne le mani dell’operatore, avvalendosi di telecamere 2D e 3D. Il sistema di controllo utilizza un’intelligenza arti- ficiale collaborativa che è in grado di monitorare la raccolta dei singoli componenti, proteggendo l’operatore, quando è necessario che questo effet- tui un lavoro manuale, e rendendo anche possibili nuove procedure completamente automatizzate. Sistemi di trasporto AGV movimentano i componenti verso differenti linee produttive Un’applicazione di intelligenza artificiale ‘collaborativa’ riconosce le mani dell’operatore

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