AS_08_2018

Novembre/Dicembre 2018 Automazione e Strumentazione SCENARI approfondimenti 48 robotica, visione e sicurezza integrata), il tutto in un’ unica rete aperta , con la possibilità di aggiungere prodotti di terze parti e di attivare un flusso libero di dati a livello di macchine. Inoltre, mentre i fieldbus a livello di dispositivo rappresentano da tempo un metodo semplice per ricavare dati di stato dai sensori e dagli attuatori, i nuovi protocolli come I/O-Link assicurano livelli superiori di informazioni e dati diagnostici fino ai confini della rete. Allo stesso tempo, l’integra- zione con le tecnologie di database standard come SQL consente di trasferire rapidamente tutte le informazioni ai sistemi di livello superiore . Grazie a questo livello superiore di integrazione e alle maggiori quantità di dati utili provenienti dalle macchine e dai processi, i produttori di macchine possono fornire agli utenti la capacità di conoscere a fondo i propri processi, fornendo indicazioni molto più chiare sulle inefficienze, sui problemi di produzione, su imminenti avarie di componenti, sui requisiti di manutenzione e su numerosi altri aspetti. I dati possono essere ana- lizzati in tempo reale , sia a livello di database sia a livello locale, e le informazioni appropriate possono essere inoltrare agli operatori, agli addetti alla manutenzione e al personale di produzione. L’importanza di una piattaforma di automazione unificata come Sysmac non sta solo nella facilità di trasferimento dei dati, ma anche nella sempli- cità di programmazione, grazie alla quale è pos- sibile ottenere i dati appropriati e trasformarli in informazioni utili. Mentre i tempi di sviluppo a livello di software rappresentavano in passato un ostacolo per l’implementazione di una fun- zionalità del genere, oggi, grazie a un ambiente di programmazione unificato per tutti gli aspetti del controllo e all’uso di function block standar- dizzati, i costruttori di macchine possono ridurre in maniera significativa i tempi di sviluppo, for- nendo con facilità gli elevati livelli di analisi delle informazioni necessari per prendere le decisioni più intelligenti in tempo reale. Se in passato tali livelli di monitoraggio e ana- lisi rappresentavano un aspetto secondario, oggi possono essere offerti come standard senza alcun impatto sui tempi di sviluppo, fornendo ai costruttori di macchine un importante vantaggio competitivo. Dalle macchine intelligenti alle fabbriche intelligenti Dove può condurci tutti ciò? Le macchine intel- ligenti portano alla creazione di fabbriche intelli- genti, ed è proprio questo il concetto di Industria 4.0. Le macchine intelligenti riconoscono l’ im- portanza dell’operatore nel processo di ottimiz- zazione, fornendo all’operatore tutte le informa- zioni necessarie. Grazie alla capacità di integrare più linee di produzione, le fabbriche intelligenti consentono di prendere decisioni sull’ottimiz- zazione più lungimiranti , ad esempio reindiriz- zando la produzione in base allo stato, ai colli di bottiglia o alla domanda. Mentre ci dirigiamo verso lo scenario definitivo dell’Industria 4.0, utilizzando le stesse informa- zioni possiamo osservare come le macchine e i processi iniziano a prendere decisioni sull’otti- mizzazione in maniera indipendente . Possiamo già intuire il panorama futuro osservando i robot di servizio di ultima generazione per gli impianti di produzione. Gli AGV , che richiedevano tracce, infrastrutture e programmi dettagliati da seguire, vengono sostituiti da veicoli indoor autonomi (AIV), auto-ottimizzanti per natura. Se un AGV può essere paragonato a un treno, l’AIV è più simile a un servizio di taxi, facilmente implemen- tabile dove e quando risulta necessario. Possiamo immaginare livelli simili di ottimizza- zione autonoma replicati su svariate macchine e fabbriche, e persino tra diverse sedi o diversi Paesi, consentendo ai produttori di ottimizzare non solo singoli impianti , ma interi reparti pro- duttivi a livello globale . Con il futuro ormai alle porte, e grazie all’e- sperienza già maturata sul campo, Omron sta aiutando i costruttori di macchine e i rispettivi utenti finali a prepararsi nel modo più adeguato. Poiché si tratta di capacità standard nel portafo- glio di prodotti Omron, persino le funzionalità più complesse possono essere fornite come nor- male amministrazione dai costruttori di mac- chine, senza più essere considerati ostacoli per lo sviluppo delle macchine. I costruttori potranno pertanto dimostrare ai propri utenti finali come migliorare l’efficienza in maniera significativa. Anche i guadagni marginali potranno creare un impatto notevole sui profitti. Il concetto di veicoli indoor autonomi secondo Omron prevede delle soluzioni che si differenziano dagli AGV tradizionali per la capacità di essere auto-ottimizzanti

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