AS_07_2021

Ottobre 2021 n Automazione e Strumentazione CONTROLLO speciale 86 Il PLC è stato dichiarato morto molte volte. In realtà nel suo layout tradizionale e nelle altre declinazioni del con- trollo industriale (DCS, PAC, SoftPLC, RTU, Motion Controller ecc.) non sembra affatto destinato a sparire. Indubbiamente i controllori stanno cogliendo il vento del cambiamento per adattarsi alle esigenze applicative e alle moderne tecnologie digitali. La storia continua Dagli anni 80 in avanti le architetture dei controllori industriali hanno compiuto un balzo in avanti gra- zie soprattutto alle tecnologie Microsoft (Windows, ODBC, DDE, SQL, OPC). Queste hanno migliorato la gestione dei dati e la flessibilità delle architetture, aprendo la porta a una vasta gamma di applicazioni interoperabili. A metà degli anni 2000 fu la diffusione delle varianti industriali di Ethernet e delle tecnologie wireless a deter- minare un primo salto di connettività dei dispositivi industriali. Il recente impatto di Industria 4.0 , dell’ IIoT e della trasformazione digitale sta imprimendo una forte convergenza del dominio operativo (OT) con quella IT, dando origine ad architetture ibride. Oggi nella tecnica di controllo la contrapposizione tra DCS, PLC, PAC e PC, Motion Controller, Controlli Numerici e altri sistemi di controllo e regolazione è un fatto ormai marginale secondo molti esperti. Da alcuni anni i PLC specializzati, in particolare nelle versioni PAC e soft-PLC sono quasi indistinguibili dai DCS. Alternativa svolta anche da sistemi PC-based e da sistemi integrati con gateway e infrastrutture o servizi di cloud / edge computing . Possiamo ancora parlare con una certa chiarezza di applicazioni DCS che richiedono particolari livelli di disponibilità, con la gestione di pro- cessi di grandi dimensioni distribuiti geograficamente. Per il resto, più che il sistema di controllo in sé, a fare la differenza sono le prestazioni e le tecniche di connes- sione sempre più evolute sia verso i sistemi informatici di fabbrica (Scada, Mes, ERP) sia tra impianti e macchine dedicate al ciclo produttivo. I controllori devono trasmet- tere informazioni in tempo reale e integrare complesse soluzioni IT e web-based con il controllo di processo in campo o di fabbrica (OT). Ciò significa, tra le altre cose, teleassistenza, telecontrollo, diagnostica remota, manu- tenzione predittiva, monitoraggio in continuo dei para- metri di processo tramite sensori intelligenti. Ci sarà anche Amazon nel futuro dei PLC? Ed è proprio sul fronte dell’integrazione IT-OT che si sta giocando la partita dei controllori industriali. In parte già assistiamo al fenomeno dei big player dell’IT sempre più attratti dal mondo dell’automazione. L’hardware industriale si avvia a diventare una commo- dity, mentre le più innovative soluzioni di automazione si caratterizzano sempre più nell’ambito software con il supporto del Cloud e dell’Edge Computing . NELLE PROSSIME PAGINE LA RASSEGNA DI PRODOTTI E SOLUZIONI Lunga vita al PLC All’alba del nuovo millennio, la componente fisica del sistema di controllo continua a essere un elemento centrale di ogni tipo di sistema automatico, con i tradizionali PLC e DCS che stanno evolvendosi in forme nuove. Anche dal punto di vista immateriale, nella programmazione e negli applicativi, lo sviluppo dei controllori è altrettanto marcato e trainato dalla connettività. Nuove istanze nell’ambito della sicurezza cibernetica richiedono degli approcci innovativi. A FIL DI RETE azure.microsoft.com aws.amazon.com/it www.iec61499.de I moderni sistemi di controllo, nell’era della connettività, sono in costante evoluzione, sia nell’architettura dell’elettronica sia nella componente immateriale della programmazione, ma il basilare concetto di controllore programmabile, cardine del concetto di PLC e DCS, sopravvive e viene reinterpretato Armando Martin

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz