AS_07_2021

FOCUS approfondimenti 61 MANUTENZIONE Automazione e Strumentazione n Ottobre 2021 digitali, della sicurezza: anche qui, si tratta di seguire tutte procedure e le contromisure che si stanno svilup- pando per proteggere le reti aziendali dalle minacce del cyberspazio, tenendo conto del fatto che i segnali tra- smessi dai dispositivi connessi in buona parte non sono crittografati. Può essere utile allora la segmentazione delle reti e l’inserimento di Security Gateway; come pure l’implementazione di firewall di nuova genera- zione e di strumenti di controllo degli accessi di rete; può essere conveniente anche l’adozione di specifiche soluzioni di sicurezza pensate per gli scenari tipici, come le soluzioni SIEM (Security Information and Event Management) o SOAR (Security Orchestration, Automation and Response). Fatte queste considerazioni, restano innegabili i vantaggi di una manutenzione predittiva che si avvalga di tutte le potenzialità dell’AI. Il vantaggio principale è quello di mantenere in perfetta efficienza i macchinari, preve- dendo possibili guasti e riducendo al massimo l’eventua- lità di fermi-macchina causati da rotture improvvise. Un altro vantaggio è quello della possibilità di pianificare con notevole precisione gli interventi di controllo e assi- stenza agli impianti, realizzando una gestione efficace della manodopera specializzata chiamata a intervenire solo in casi di reale necessità. Non trascurabile è anche il vantaggio di esercitare una gestione ottimizzata delle parti di ricambio e dei relativi magazzini. I vantaggi della Realtà Aumentata Accanto all’Intelligenza Artificiale, un’altra tecnolo- gia digitale che potrà trasformare modi e pratiche della manutenzione è quella che va sotto la denominazione di Realtà Aumentata (AR). Si tratta, come è noto, di speciali sistemi hardware/software che consentono di sovrapporre contenuti digitali all’ambiente circo- stante arricchendolo di contenuti informativi testuali e visuali; ciò può realizzarli mediante l’impiego di spe- ciali visori o comunque di supporti visivi che possono essere anche semplicemente lo schermo di un tablet o di uno smartphone. Sugli schermi possono essere riportati tutti gli schemi di un impianto e i disegni 3D di tutti i macchinari e le apparecchiature, insieme alla completa documentazione tecnica relativa ai singoli i compo- nenti, alle condizioni operative, alle normative: tutto accessibile in modalità visiva o sonora, lasciando quindi all’operatore le mani libere per effettuare interventi di manutenzione. Si può dire che, per quanto riguarda la manutenzione, la AR completa e rende pienamente possibile la manuten- zione predittiva. Se cioè attraverso AI e Machine Lear- ning si arriva a prevedere in anticipo il possibile guasto o disservizio e quindi si arriva a formulare una diagnosi che indica il tipo e la gravità del malfunzionamento, con la AR si hanno in tempo reale a disposizione tutti gli elementi per predisporre la terapia e per renderla efficace. Infatti il manutentore sul campo può ottenere subito tutte le informazioni necessarie per poter pren- dere decisioni in tempo reale, può ricevere assistenza da remoto, avere un rapido training sul problema rilevato, ottenere istruzioni di montaggio delle parti, effettuare un dialogo in tempo reale con gli operatori specializ- zati, essere guidato passo dopo passo nel fronteggiare una situazione di emergenza. Nel caso dell’assistenza da remoto, la AR agisce in entrambe le direzioni: porta a chi è sul campo le infor- mazioni di background e quelle specifiche necessarie per comprendere la situazione mentre fa pervenire a chi opera da remoto tutti i dati che servono per descrivere il particolare comportamento o le anomalie verificatesi. In definitiva, AI e AR consentono di raggiungere il risultato principale della manutenzione predittiva: ridurre il tempo necessario per rimettere in funzione un impianto, minimizzando il periodo di incertezza circa le condizioni di funzionamento e quindi migliorando la sicurezza e l’efficienza. C’è un ultimo aspetto al quale accennare, benché non si tratti di una vera e propria tecnologia. Ci riferiamo ai social network che ormai invadono la nostra vita quo- tidiana ed entrano in vari modi in tutti gli ambiti delle nostre attività: qualcuno infatti parla già di ‘manuten- zione social’ riferendosi a tutte le possibilità di miglio- ramento dei processi manutentivi grazie alle interazioni tra i vari operatori tramite social. Il fatto non deve stu- pire più di tanto: è una estensione del paradigma della collaboration che è uno dei punti di forza della quarta rivoluzione industriale e non può non applicarsi anche alla manutenzione. Quest’ultima, del resto, sta vivendo un’evoluzione che si basa non solo sulle nuove tecno- logie digitali ma anche sulla capacità di comunicare e di collaborare fra operatori, manutentori e aziende. Sono più che evidenti i vantaggi derivanti dal poter velocemente e precisamente trasmettere informazioni relative all’operatività e ai malfunzionamenti, alle- gando anche immagini e video, segnalando la presa in carico del problema e lo stato di avanzamento dei lavori, reagendo istantaneamente alle modifiche e agli imprevisti; tutte azioni che possono essere tracciate e archiviate, andando quindi ad arricchire il patrimonio di conoscenze condivise nell’azienda estesa e offrendo agli strumenti di AI e AR ulteriori informazioni per potenziare i loro modelli predittivi e i contenuti di cono- scenza della realtà. n

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