AS_07_2021
BREAKING NEWS Primo piano 10 Ottobre 2021 n Automazione e Strumentazione I prezzi del gas naturale sono in aumento e quest’in- verno potrebbero raggiungere i livelli più alti dell’ul- timo decennio. Il gas naturale, come materia prima quotata a livello globale, ha fatto registrare un aumento del costo di quasi il 100% dall’inizio anno. La causa di questo rialzo è da ricercare nella com- binazione di due fattori: l’aumento oggettivo della richiesta e le preoccupazioni sulla continuità dell’of- ferta, che hanno portato, in molti casi, al tentativo di incrementare le scorte. Anche sul mercato USA, Goldman Sachs prevede che il costo del gas naturale continuerà a salire e, specialmente se dovesse esserci un inverno freddo in Nord America o in Europa, gli analisti di prevedono un potenziale ulteriore raddoppio del prezzo. È probabile che il balzo dei prezzi avrà un impatto rilevante per i consumatori europei, anche se molti Paesi dell’Unione si tanno già muovendo con poli- tiche di sostegno, per evitare pesanti effetti inflattivi. Salvo alcune eccezioni, i più popolosi Paesi dell’U- nione hanno una forte dipendenza da questa risorsa sia per il riscaldamento, sia per la produzione di ener- gia elettrica. Ma il gas naturale è anche un’impor- tante materia prima per le aziende che lo utilizzano in processi legati alla produzione. Il gas naturale è una risorsa molto utilizzata o indispensabile in diverse lavorazioni di prodotti chimici, fertilizzanti, carta, vetro e altri prodotti. La pressione al rialzo sui prezzi del gas è globale e, l’anno scorso, sotto gli effetti della pandemia, si era visto un sostanziale allineamento dei prezzi del gas naturale in tutto il mondo attorno ai due dollari USA. Un fenomeno di convergenza dei prezzi che ha acco- munato i mercati nordamericani, europei ed asiatici. Poi, quando le economie hanno iniziato a riprendersi e i paesi e le aziende di tutto il mondo non hanno potuto fare ameno di constatare che il gas naturale era il carburante migliore per la trasmissione di energia in modo pulito, la domanda è esplosa. Le istituzioni UE si stanno muovendo nel tentativo di minimizzare l’impatto del costo del gas naturale, con il probabile e imminente avvio di una politica comune mirata alla gestione coordinata delle scorte. Anche le economie più forti dell’unione sono for- temente dipendenti da questa risorsa e la Germania ha ulteriormente incrementato le importazioni dalla Russia, che è il primo fornitore UE. n L’Osservatorio FER, dedicato alle Fonti di Ener- gia Rinnovabile e realizzato da Anie Rinnovabili, associazione che fa parte di Anie Federazione, ha recentemente divulgato i dati sull’energia prodotta da questo comparto in Italia, nella prima parte dell’anno. FER, sulla base dei dati Gaudì di Terna del primo semestre 2021, ha registrato un totale cumulato di 452 MW (+34% rispetto allo stesso periodo del 2020), così suddiviso: 362 MW per fotovoltaico (+40% in relazione al primo semestre 2020), 74 MW per eolico e 16 MW per idroelet- trico (rispettivamente +75% e -59% in relazione al primo semestre 2020). Focalizzandosi sul secondo trimestre 2021 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico, idroe- lettrico raggiungono complessivamente 272 MW (+69% rispetto al secondo trimestre 2020) con andamenti positivi per tutti i comparti: fotovol- taico (+47%), idroelettrico (+455%) ed eolico (+21%). Malgrado questo risultato positivo, dall’analisi congiunturale emerge però per i com- parti fotovoltaico ed idroelettrico un rallenta- mento della crescita. Crescita che nel 2020 ha beneficiato di interventi su impianti eolici e fotovoltaici esistenti che hanno determinato tra potenziamenti e variazioni di potenza rispettivamente un incremento di potenza complessivo pari a 75 MW ed a 79 MW, mentre nel comparto idroelettrico si rileva una riduzione complessiva di 159 MW tra dismissioni e varia- zioni di potenza. Considerando l’attuale capacità FER installata di circa 56,5 GW e gli obiettivi al 2030 assume sempre più rilevanza mantenere il parco di generazione rinnovabili in condizione di efficiente utilizzo e promuovere le attività di revamping e repowering. Quello delle autorizzazioni è e rimane la principale causa del mancato sviluppo delle fonti rinnovabili. Anie ha espresso la speranza che i provvedimenti legislativi sulle semplificazioni sortiscano gli effetti attesi non solo nell’accelerare le tempistiche auto- rizzative, ma anche nel rilasciare pareri positivi. Dai dati Gaudì emerge l’esigua consistenza di installazioni di nuovi impianti fotovoltaici di grande taglia, la maggior parte delle quali si pre- vede che verrà sviluppata in market parity, ossia senza l’ausilio di una tariffa incentivante. n A cura di Jacopo Di Blasio MERCATI Gas naturale più costoso, a livello globale Fonti rinnovabili: molto bene l’energia eolica
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