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Ottobre 2024 n Automazione e Strumentazione Tecnica 94 SCENARI L’ innovazione è una componente essen- ziale della competitività, ma per poter innovare continuamente occorre svi- luppare la capacità di intercettare il cambiamento tecnologico, utilizzarlo nella pro- pria azienda e quindi di sfruttare al meglio le idee provenienti dall’interno - attraverso la valorizza- zione della proprietà intellettuale - e dall’esterno dell’organizzazione. Il ruolo della ricerca scientifica Da dove partire in questo viaggio, considerando le specificità del nostro Paese? Dalla ricerca scien- tifica naturalmente, come è sempre stato in ogni regione tecnologicamente avanzata del mondo. E abbiamo tutte le competenze e le strutture necessa- rie per farlo. Ma se è vero che i ricercatori italiani si classificano ai primi posti per la produzione di letteratura scientifica, è altrettanto dimostrato che facciamo fatica a tradurre il frutto di questa ricerca in soluzioni tecnologiche e applicazioni industriali scalabili a livello mondiale. All’interno della ricerca scientifica italiana un ingranaggio - probabilmente uno dei più impor- tanti - sembra però non funzionare. Partiamo dai dati: nonostante l’Italia investa in R&S meno della media Europea (1,4% del Pil con- tro il 2,1 dell’Ue e il 2,5% dell’Ocse), è in realtà ben posizionata all’interno del 10% dei Paesi le cui pubblicazioni scientifiche sono tra le più citate al mondo. Accanto all’eccellenza della lettera- tura e dell’elaborazione degli Studi non troviamo, come dicevamo, la capacità di inserirci nel mondo competitivo delle aziende, ovvero di trasferire il risultato della ricerca scientifica al mondo impren- ditoriale. Il corto circuito si crea all’interno dell’in- comunicabilità tra centri di ricerca, imprese, isti- tuzioni politiche e finanziarie che spesso operano separatamente e per differenti obiettivi all’interno della filiera dell’innovazione. Con l’inevitabile conseguenza che le migliori innovazioni italiane faticano a scalare i mercati e, in alcuni casi, nean- che vi approdano. La ricerca scientifica talvolta prende direzioni che non arriveranno mai sul mercato perché perfino la ricerca applicata non è sempre pensata per essere venduta. Non si guarda alla concorrenza, alla stra- tegia di valorizzazione dell’ Intellectual Property (IP), ai competitor e da qui al ruolo centrale del tra- sferimento tecnologico come acceleratore dell’in- novazione e via imprescindibile per la crescita dell’intero sistema Paese. La ricerca però - grazie alla qualità dei suoi risul- tati scientifici - rappresenta uno degli strumenti più importanti di creazione di valore economico, poiché abilita la progettazione dei nuovi prodotti e servizi tecnologicamente avanzati, e decisamente Made in Italy. Il tallone d’Achille, dunque, del sistema della ricerca italiana - e quindi del livello di innovazione del Paese - è la sua scarsa capacità di trasferimento tecnologico e di relazione con le imprese. Il valore degli asset intangibili e i brevetti In questo scenario la proprietà intellettuale, che include brevetti, marchi, copyright e altri diritti NOTA AUTORI E. Garito, Founder e Chairman di Quantum Leap, boutique di consulenza nel settore del Technology Transfer e Open Innovation A FIL DI RETE www.quantumleap-ip.com www.cipher-sys.com TECH TRANSFER: IL PONTE TRA RICERCA E IMPRESA La possibilità di innovare del nostro Paese e la sua crescita economica sono direttamente proporzionali alla capacità delle nostre aziende di ridurre i tempi del Trasferimento Tecnologico. La valorizzazione dell’IP come asset di crescita per le aziende Emilia Garito
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