AS 7

Ottobre 2024 n Automazione e Strumentazione Approfondimenti 42 FOCUS grated device manufacturer), le fonderie di sili- cio, gli stabilimenti di back-end di assemblaggio e test (AT), tutti continuano a investire di più in pratiche di smart manufacturing, strumenti e tec- nologie digitali, conferma Deloitte: ma, nel 2024, dal punto di vista della produzione di chip, ci si aspetta che due cose siano diverse per lo smart manufacturing nell’industria dei semiconduttori. La prima differenza la fa la disponibilità di stru- menti AI altamente evoluti, in grado di analiz- zare grandi dataset e fornire insight approfonditi. Nello studio GenAI in Semiconductors, circa sette dirigenti del settore chip su 10 riconoscono che la AI avrà un impatto “da elevato a trasforma- tivo” sulla loro azienda, indicando che la conside- rano come qualcosa di più che un semplice nuovo strumento. In tutte le operazioni di produzione, i dirigenti interpellati ritengono che la GenAI abbia il potenziale di aggiungere il massimo valore, attraverso analisi e insight relativi ai pro- cessi e alle attrezzature (28% dei rispondenti), ma anche tramite applicazioni come la manutenzione predittiva, la diagnostica intelligente e le proce- dure di troubleshooting (18%). Il secondo aspetto attiene al potenziamento delle prestazioni e della sostenibilità di fabbriche ed edifici. Parlando di tecnologie di fabbricazione dei chip, la transizione da un nodo tecnologico maturo, come quello a 28 nm, a un nodo avanzato (2 nm), richiede 3,5 volte più energia, consuma 2,3 volte più acqua, ed emette 2,5 volte più gas serra. Di conseguenza, secondo Deloitte, l’indu- stria dei semiconduttori dovrebbe considerare l’implementazione di trasformazioni produttive nei vecchi impianti (brownfield), oltre a costruire nuovi impianti (greenfield), per ottenere benefici ancora maggiori in termini di sostenibilità. Più sicurezza contro le minacce cyber In verità, c’è poi un’altra differenza. Rispetto ad altri settori industriali, il mondo dei semicon- duttori, chiarisce la società di consulenza, deve fronteggiare un diverso livello di minacce cyber, poiché, oltre ai classici attacchi ransomware che qualsiasi azienda sta affrontando, le società di semiconduttori possiedono una proprietà intel- lettuale (IP) unica, preziosa e protetta. Di con- seguenza, in ragione della crescente importanza dei semiconduttori per diverse industrie, il settore è spesso preso di mira da attori sostenuti dallo Stato. A causa di questioni geopolitiche e di restri- zioni sulla tecnologia avanzata di produzione dei chip, la proprietà intellettuale delle aziende pro- duttrici di semiconduttori risulta quindi uno tra gli obiettivi più importanti al mondo per i cybe- rattacchi. Se nel 2024 le tensioni geopolitiche continueranno ad aumentare, con conseguenti ulteriori restrizioni su proprietà intellettuale, chip e materie prime, i cyberattacchi potrebbero inten- sificarsi, interrompendo la produzione del settore. Tra l’altro, puntualizza Deloitte, oggi gli attori delle minacce informatiche non prendono di mira soltanto le principali aziende di semiconduttori, ma gli attacchi sono sempre più diretti anche verso i partner di canale, come fornitori, distribu- tori, produttori a contratto. n L’industria dei semiconduttori detiene una IP particolarmente strategica, che diventa uno dei bersagli principali degli attacchi informatici (fonte: Pixabay)

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz