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Ottobre 2024 n Automazione e Strumentazione Primo piano 16 SCENARI tica confermeranno il trend positivo anche nel 2024, quando la spesa si prevede raggiungerà i 2.013,2 milioni di euro (+12,6%). I benefici della digitalizzazione C’è un interessante indicatore che consente di valutare il grado di digitalizzazione delle aziende e i relativi benefici; è il Digital Intensity Index (DII) , elaborato per l’Italia dall’ Istat , offre un quadro completo del livello di digitalizzazione delle imprese attraverso l’analisi di 12 caratteristi- che che danno una misura dell’evoluzione digitale delle imprese e dei progressi compiuti verso una maggiore adozione di tecnologie avanzate e di pro- cessi digitali. Nel 2023, il DII riporta un gap signi- ficativo tra le PMI e le grandi imprese in termini di competenze specialistiche e complessità organiz- zativa: le prime mostrano una minore presenza di attività come l’analisi dei dati e un minore utilizzo di software gestionali (ERP e CRM); anche l’uso intensivo di almeno due social media e dei servizi sofisticati di Cloud Computing appare meno svi- luppato nelle PMI. Per quanto riguarda la connet- tività, il divario tra PMI e grandi aziende appare meno significativo: le organizzazioni in cui più del 50% degli addetti accedono a Internet per scopi lavorativi rappresentano il 46,8% delle PMI e il 58,3% nelle grandi imprese. L’84,8% delle PMI utilizza la banda larga fissa con velocità di almeno 30 Mbit/s mentre tra le grandi imprese la percen- tuale aumenta al 96,9%; l’incidenza della connetti- vità ad almeno 1 Giga è più bassa (rispettivamente 13,2% e 30,1%). Considerando le vendite online, si osserva un modesto miglioramento rispetto al 2022 passando dal 18,3% al 19,1% delle imprese che ne fanno uso. Il valore complessivo delle ven- dite online si concentra principalmente nel settore energetico (37,9%), nel manifatturiero (26,7%) e in ambito commerciale (24,7%). Le imprese che vendono online si rivolgono per la maggior parte (88,9%) ai consumatori come clienti finali, mentre il 61,4%, si rivolge a un’utenza business. Circa i software utilizzati, dal report Istat Imprese e ICT emerge che il 48,7% delle imprese con minimo 10 addetti utilizza almeno un software tra quelli diretti alla pianificazione delle risorse (ERP), alla gestione delle informazioni sui clienti (CRM) o all’analisi dei dati per decisioni strategi- che (BI); tra questi, l’ERP è il più diffuso, adottato dal 42,2% delle imprese. La condivisione elettro- nica dei dati con fornitori o clienti è adottata solo dal 14,3% delle imprese, anche se tra le grandi imprese raggiunge l’88,9%. La fatturazione elet- tronica è ormai diffusa quasi universalmente tra le aziende. Interessante la rilevazione delle attività di analisi dei dati che viene svolta solo da un quarto delle imprese con almeno 10 dipendenti, coinvolgendo sia il proprio personale sia quello di altre imprese del gruppo di appartenenza; solo un 4,6% si avvale di una terza parte esterna, come università od organizzazioni specializzate. Infine l’Intelligenza Artificiale, utilizzata per l’automatizzazione dei flussi di lavoro, per l’estra- zione di conoscenza da documenti testuali e per il riconoscimento vocale: i primi due utilizzi regi- strano un aumento rispetto al 2022, mentre il terzo rimane stabile. Poco diffuso invece è l’utilizzo dell’AI per il movimento di macchine a guida auto- noma. Nella grandi imprese che utilizzano AI, la tecnologia più adottata è l’analisi dei dati mediante apprendimento automatico (Machine Learning, Deep Learning, reti neurali). Le aree aziendali che evidenziano una maggiore adozione di sistemi di Andamento dei Digital Enabler, 2023-2027 (Fonte: NetConsulting cube, aprile 2024)

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