AES_7 2023

Automazione e Strumentazione n Ottobre 2023 Approfondimenti 55 FOCUS nella gestione della distinta base o BOM (bill of materials), che elenca tutte le materie prime, tutti i componenti e semilavorati richiesti per fabbri- care un dato prodotto. Qui l’automazione robotica dei processi aiuta nella creazione di modelli BOM standardizzati, che poi i bot software possono popolare con dati estratti e aggregati da varie fonti informative, creando distinte base coerenti e aggiornate. Nelle aziende manifatturiere un annoso pro- blema, persistente e difficile da risolvere, è infatti il rapido aumento di parti e pezzi di ricambio nelle attività di progettazione e approvvigiona- mento, che va a incrementare gli oneri di magaz- zinaggio e può costare alle imprese manifattu- riere centinaia di milioni di dollari ogni anno. Lo spiega dettagliatamente un documento pubblicato da Deloitte (“Preventing parts proliferation”), in cui si sottolinea che i progressi compiuti nell’in- telligenza artificiale, nell’analisi cognitiva e nella tecnologia RPA oggi rendono possibile risolvere l’inconveniente della proliferazione di parti e componenti in maniera rapida, semplice e defini- tiva. L’approccio RPA-driven, aggiunge Deloitte, può risultare efficiente e potente, nella gestione della complessità delle parti, per aziende di ogni settore manifatturiero, dall’industria automobilistica, a quella aerospaziale, ai computer, al networking, all’industria alimentare e delle bevande, ai dispo- sitivi medicali, a quella dei prodotti chimici e quant’altro. In sostanza, quando si progetta un nuovo prodotto, gli ingegneri spesso creano o specificano nuovi componenti anziché riutilizzare quelli esistenti, e ciò accade perché le informazioni sui componenti già disponibili sono di scarsa qualità e difficili da consultare in quanto, in molti casi, sono disperse in diversi sistemi di gestione dei dati prodotto. I dati risultano quindi incoerenti, incompleti, e non è facile accedervi o organizzarli. In altri casi, scrive Deloitte, i dati sono intrappolati in fonti dati non strutturate, come disegni tecnici, speci- fiche prodotto e file pdf. E anche quando i dati sui componenti sono ospitati in un sistema PLM (pro- duct lifecycle management) centralizzato, questo sistema spesso manca delle funzionalità evolute di ricerca richieste per supportare le esigenze dei progettisti. Tutto ciò rende complesse e onerose le comparazioni tra distinte base, e anche le ana- lisi incrociate tra famiglie di prodotti. In questo scenario, la tecnologia RPA permette di estrarre in automatico dati e informazioni da fonti strut- turate e non strutturate, aumentando la visibilità sui componenti riutilizzabili e razionalizzandone la gestione. n Il software RPA è in grado di emulare le operazioni compiute da un operatore umano sull’interfaccia applicativa, e di copiare e trasferire dati da un’applicazione all’altra (fonte: Pixabay)

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