AES_7 2023

Ottobre 2023 n Automazione e Strumentazione Primo piano 24 RICERCA E SVILUPPO materiali ancora più leggeri e questo ha con- sentito agli ingegneri di imbarcare una batteria agli ioni di litio più potente, da 3,7 kWh, e un nuovo sistema di pompe a pressione variabile. Gli input di Atlas provengono principalmente dalle telecamere stereoscopiche e dal lidar, che sono in grado di generare la nuvola di punti 3D che descrive l’ambiente circostante. Ma la com- plessità meccatronica del robot Atlas è sottoli- neata anche dalla varietà di sensori necessari al suo funzionamento, che comprendono anche sistemi fotoelettrici, ultrasonici, ricetrasmetti- tori a infrarossi, encoder, rilevatori di tempera- tura, di pressione ecc. Intelligenza artificiale generale Se Atlas può essere considerato il primo rappre- sentante dei robot umanoidi più moderni ed evo- luti, il robot Optimus di Tesla è una delle entrate più recenti. Il percorso di Tesla verso la robotica umanoide ha molti punti in comune con l’approc- cio applicato dalla Darpa, che ha cominciato le sue competizioni partendo dai veicoli autonomi per arrivare, infine, alle sfide che hanno prodotto sofisticati robot umanoidi. L’obiettivo di Tesla è di capitalizzare, anche nell’ambito della robotica, il lavoro che l’azienda ha già fatto nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alle applicazioni automobilistiche, uti- lizzando le competenze e le risorse già impiegate nello sviluppo dei sistemi di guida autonoma. L’idea è di incorporare in un robot umanoide degli algoritmi e i modelli di rete neurale artifi- ciale simili a quelli messi a punto per la naviga- zione autonoma e specializzati nell’interazione con un ambiente reale e tridimensionale. Sfrut- tando le competenze già raggiunte nel produrre codice, modelli e simulazioni per il training, l’a- zienda potrebbe essere in grado di realizzare in modo relativamente veloce un’intelligenza arti- ficiale generale (AGI) che renderebbe il robot in grado di eseguire un’ampia gamma di com- piti diversi. Per intelligenza artificiale generale, chiamata anche ‘IA forte’, s’intende l’abilità di un agente intelligente di apprendere per mezzo dell’esperienza e dei dati acquisiti (input) quei compiti complessi che, in genere, sono svolti da un operatore umano. Inizialmente, il robot Optimus di Tesla ha ese- guito dei test e delle attività relativamente sem- plici mirate principalmente a valutarne le pos- sibilità di impiego in ambito produttivo, negli stabilimenti che assemblano le auto elettriche dello stesso marchio. Attualmente, l’azienda ha dichiarato di essere molto vicina a una pro- duzione in serie del suo robot umanoide, che potrebbe essere presto in grado di svolgere atti- vità ripetitive. In pratica, oggi sono disponibili dei video di Optimus che cammina, anche se non con l’agilità di Atlas, e che utilizza delle sofisticate funzioni di visione artificiale per effettuare il riconoscimento e la classificazione di oggetti, dimostrandosi capace di svolgere i tipici compiti di ‘pick and place’, cioè di raccolta e posizionamento, che attualmente sono ese- guiti dai robot industriali programmabili classici (antropomorfi, scara, delta ecc.). Ma, in questo caso, sembrerebbe una capacità ottenuta attra- verso processi di apprendimento di tipo collabo- rativo, con l’operatore che guida il robot attra- verso sistemi di realtà virtuale. Inoltre, almeno a livello di visione automatica, il robot di Tesla potrebbe utilizzare i sistemi basati sull’appren- dimento supervisionato o simulato, tipico di molte delle applicazioni veicolari più evolute e basate su reti neurali artificiali, con l’operatore o un software specifico che intervengono solo per correggere i risultati di classificazione. La strategia che sta seguendo Tesla nello svi- luppo di sistemi robotici, legata a doppio filo al settore automotive, non è condivisa solo dalla Darpa, ma richiama anche la storia della tecnologia del nostro Paese dove, per quanto riguarda i robot industriali classici, in passato sono nati e si sono sviluppati alcuni dei più importanti marchi di robotica a livello mon- diale, rimanendo in stretta relazione con il set- tore automobilistico. n Recentemente, Atlas è stato dotato di pinze per la manipolazione di oggetti

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