AES_7 2022

Automazione e Strumentazione n Ottobre 2022 Primo piano 9 EDITORIALE Il museo della tecnica elettrica incontra Nikola Tesla, the man who lit up the world Università di Pavia, Curatore Museo della Tecnica Elettrica Francesco Pietra Il 16 ottobre 2021 , presso il Museo della Tecnica Elettrica dell’Università di Pavia è stata inaugurata una mostra temporanea dedicata a Nikola Tesla. È stato questo un progetto realizzato in collaborazione con il Museo Tecnico Nikola Tesla di Zagabria e con il Memorial Center ‘Nikola Tesla’ di Smiljan, città natale dell’inventore serbo-croato. La mostra si poneva l’obiettivo di contestualizzare storicamente il personaggio, le sue invenzioni e i suoi progetti all’interno del percorso di visita del museo stesso e di raccontare questo personaggio avvalendosi di un testo espositivo che facesse chiarezza circa alcuni aspetti del suo lavoro e della sua biografia. In effetti di Nikola Tesla è stato scritto moltissimo: la letteratura a disposizione di appassionati, ricercatori in diverse discipline e, mi permetto di dire, fantasisti è decisamente corposa; egli è indubbiamente un personaggio famoso e, probabilmente, proprio in quanto tale poco conosciuto realmente. Attorno alla sua figura ruotano argomentazioni tra le più disparate: tecniche, storiche, scientifiche ma anche teorie del complotto, teorie para e pseudo scientifiche fino ad arrivare ad una deriva esoterica. Certamente Nikola Tesla possedeva un carisma e caratteristiche psicologiche decisamente particolari e interessanti ma come sempre, se ci si sofferma sui fatti, se si cerca di capire il contesto in cui essi sono avvenuti e se si leggono i suoi scritti per intero senza estrapolare le parti intriganti privandole quindi, appunto, di un contesto, allora si delinea la figura di un uomo del suo tempo (contrariamente a quanto normalmente si afferma), un ricercatore e inventore che ha lavorato anche duramente per affermare la propria visione. Certamente Nikola Tesla ha avuto il merito di implementare l’utilizzo della corrente alternata, ha brevettato molte invenzioni, eppure le diatribe circa i primati per le invenzioni di radio e motore in corrente alternata, risultano un poco sterili a mio parere se confrontate con un concetto di eredità culturale lasciatoci proprio da Nikola Tesla. La mostra temporanea ha voluto raccontare tutto questo, dando meno spazio alle scintille e più spazio alla collezione del museo e ai testi preparati dai colleghi croati. Essa però è stata solo uno dei tre prodotti di un lavoro di ricerca, svolto anche in loco, che mirava a conoscere Nikola Tesla partendo dalle sue radici. In effetti è stato prodotto poi un docufilm intitolato “Sulle tracce di Nikola Tesla” , visibile sul canale YouTube del museo e un libro intitolato “il Museo della Tecnica Elettrica incontra Nikola Tesla”, in cui vengono raccolti un reportage fotografico, e una serie di articoli tra cui l’analisi di uno scritto di Nikola Tesla pubblicato nel giugno del 1900 che può essere considerato una sorta di manifesto del suo lavoro, dei suoi progetti, il documento programmatico che ne illustra le finalità. E tra i suoi progetti troviamo descritto il suo automa e la sua idea di intelligenza artificiale. La trattazione risulta affascinante anche dal punto di vista linguistico: Tesla argomenta fenomeni, descrive apparati e sistemi per i quali, all’epoca, non esistevano nemmeno i termini linguistici appropriati; non di meno vede chiaramente davanti a sé tutto ciò di cui scrive, un futuro già pronto. Il 28 febbraio 2022 la mostra temporanea è stata chiusa, e pur tenendo in considerazione le limitazioni sanitarie ancora in essere sono stati registrati più di 3.500 visitatori: un risultato davvero soddisfacente.

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