AS_07_2020
Ottobre 2020 Automazione e Strumentazione INDAGINE approfondimenti 40 mossa per introdurre o sviluppare nuove pro- fessionalità digitali nei contesti organizzativi. A suscitare maggiore interesse sono tre ambiti: gestione e analisi dei dati, Agile Transforma- tion, HR Innovation. Sebbene il 22% delle posizioni aperte , circa 900 mila, sia vacante, alcune figure professionali del digitale sono già presenti nelle aziende. Il 43% ha introdotto il Digital Marketing Manager per raggiungere gli obiettivi di vendita grazie ai canali Social, Web e Mobile. Circa il 40% ha ingaggiato un Chief Information Security Officier per definire programmi di prevenzione dei rischi informatici. Oltre il 30% ha assunto professio- nisti digitali come l’Enterprise Architect (per la gestione dell’infrastruttura IT) e il Data Engi- neer (per la gestione del flusso di dati). Declinazioni più allineate al mondo industriale includono Software Engineer, Robotics & Auto- mation Manager, e in generale professioni ine- renti il trattamento e l’analisi delle informazioni, nonché all’automazione e alla virtualizzazione dei processi produttivi, logistici, della proget- tazione e delle attività a distanza (formazione, supervisione, manutenzione). Le nuove professioni nei Big Data I dati sono il nuovo petrolio. Non stupisce quindi che secondo la ricerca dell’Osservatorio il 38% delle aziende consultate ambisce a introdurre la figura del Data Scientist , il professionista che gestisce i Big Data in modo da trarne indicazioni utili per l’attività e il successo dell’organizza- zione per cui lavora. Il Data Scientist è stato defi- nito dall’economista Hal Ronald Varian il lavoro “più sexy” del XXI secolo . Le sue skill integrate fra tecnologia, matematica e management ne rendono complesso il reclutamento e quasi mito- logica la sua presenza in azienda. Leggermente distaccato nei consensi aziendali, il Data Archi- tect si occupa dell’organizzazione dei dati nella progettazione dei sistemi informatici in modo che vengano raggiunti gli obiettivi prefissati. Le nuove professioni nel Miglioramento e nel cambiamento Sul tema dell’Agile, il 28% delle aziende dichiara di voler introdurre un Change Manager o un Lean / Agile / Scrum Specialist o Master. Par- liamo di figure che si occupano del migliora- mento continuo e del cambiamento in un’orga- nizzazione produttiva, contribuendo a risolvere i problemi e a implementare soluzioni economi- camente sostenibili, facendo leva sulla collabora- zione e comunicazione costante tra team. Le nuove professioni dell’HR In ambito HR le aziende puntano su figure come lo specialista di Digital Learning che si occupa di aggiornare contenuti e modalità di fruizione della formazione (ad esempio tramite videocorsi, webinar e MOOC), e lo specialista del Recrui- ting sui social media . Altro tema caldo nell’HR è la definizione di una strategia per la forza lavoro, che preveda l’insegnamento e l’aggiornamento in ottica STEM, coding e Intelligenza Artificiale. Le nuove professioni nell’IoT e nel Cloud Le maggiori società di ricerca sostengono che entro il 2020 si supereranno i 25 miliardi di ap- parati IoT interconnessi. Al di là del dato nume- rico, più o meno verificabile, l’IoT rappresenta indubbiamente una straordinaria opportunità di business e di creazione di posti di lavoro. Peral- tro la domanda di professionisti con competenze adeguate per affrontare l’IoT è decisamente su- periore all’offerta. Oltre all’ormai noto IoT En- gineer (professionista informatico orientato allo sviluppo, all’analisi e alla validazione si applica- zioni IoT), tra le figure più ricercate c’è il CIo- TO (Chief Internet of Things Officer), manager in grado di definire la stra- tegia IoT azien- dale. Altra figura chiave è quella dell’ IoT Business Designer capace di individuare op- portunità di busi- ness nell’Internet degli oggetti. In forte crescita c’è anche il profilo Università di Udine - Primo corso di laurea in IoT attivato in Italia
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