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speciale 86 Ottobre 2018 Automazione e Strumentazione PRESSIONE E LIVELLO Cella in ceramica per trasduttori robusti Il Vegabar 82 di Vega è un robusto trasduttore di pressione con cella in ceramica a uso universale, per la misura su gas, vapori e liquidi. Anche le sostanze contenute come la sab- bia costituiscono un facile esercizio per la cella di misura in ceramica resistente all’abrasione. Il Vegabar 82 è pensato per offrire affidabilità, sicurezza operativa e versatilità per tutti i settori industriali. Ecco dieci punti chiave per entrare in profondità. La ceramica è resistente all’abrasione. La matrice stretta del materiale rende il suo diaframma 10 volte più duro dell’acciaio inossidabile, ideale per ambienti aggressivi. Inoltre, le celle ceramiche sono note come celle a secco ossia senza olio di riempimento. Nelle celle metal- liche, l’olio agisce come mezzo di trasmissione e il metallo utilizzato è sottile causando una rapida rottura della cella stessa. Quando le molecole di idrogeno penetrano attra- verso i diaframmi metallici, si bloccano e reagiscono con l’olio di riempimento. Questo provoca un aumento del valore di pressione. La struttura densa di una cella ceramica rallenta la permeazione delle molecole di idrogeno senza effetto sulla misura. La deriva di misura è l’offset graduale della cella dopo cicli di misurazione. Nel tempo, la deriva del sensore di pressione aumenta riducendo l’esattezza della misura. Le membrane ceramiche sono prive di deriva perché sono limitate nel movimento, quindi poco soggette a manutenzione. Al contrario delle membrane metalliche, le celle ceramiche sono compatibili con la maggior parte dei materiali di processo. La sua struttura densa la rende il materiale ideale per molti processi perché non soggetta alla corrosione come il metallo. Esercitando una pressione ele- vata sulla membrana, il diaframma si estende sulla sua base oltre la soglia nominale. Quando questa pressione viene rimossa, il diaframma della cella torna alla sua posizione originale; la cella può gestire sovrappressioni elevate al di là del suo campo scala. Gli strumenti a membrana misu- rano la temperatura del prodotto da misurare utilizzando il valore internamente per la compensazione degli shock termici. Per rilevare un cambiamento di pressione con la membrana metallica, l’olio deve muoversi tramite un dia- framma. Aumentare la dimensione del diaframma metal- lico è rischioso, perché le celle metalliche più grandi sono, più deboli diventano. Con le celle a secco, piccoli cambiamenti possono essere rilevati senza alterare le dimensioni dello stru- mento. Il tastierino di taratura con display Plicscom è concepito per la visualizzazione del valore di misura, il Bluetooth permette una calibrazione wireless tramite PC, smartphone o tablet. È ide- ale per l’impiego in serbatoi alti e aree di difficile accesso. Infine, la produzione dei trasduttori di pressione, dalla cella alla custodia, avviene internamente nello stabilimento di Schiltach. Ciò permette di consegnare la maggior parte degli strumenti in soli 5 giorni lavorativi. Analisi dei dati diagnostici WeFlux2 è una nuova generazione di sensori di flusso com- patti di Wenglor che abbinano in un unico corpo l’elettro- nica e l’unità di analisi. La tecnologia di misurazione bre- vettata consente ai sensori weFlux2 di misurare contempo- raneamente sia la velocità di scorrimento del fluido sia pres- sione e temperatura: ciò indipendentemente dal montaggio del sensore rispetto alla direzione del flusso. La capacità di rilevare più parametri insieme in un unico dispositivo rap- presenta una soluzione che consente di dimezzare il numero dei punti di misura nei sistemi chiusi, nonché di ridurre l’impegno ingegneristico e manutentivo per quanto riguarda l’installazione, la configurazione e la manutenzione. In conformità alle specifiche FDA, il corpo dei sensori weFlux2 è realizzato in acciaio inossidabile 316L saldato al laser. Disponibili nelle versioni IP68 e IP69K, i sen- sori rinunciano intenzionalmente all’impiego di un display, poiché sono stati studiati per l’impiego in ambienti caratterizzati da spe- cifiche igieniche rigorose, nonché in applicazioni con condizioni operative gravose, ovvero con pressioni fino a 100 bar e range di temperatura esteso da -25 °C a +80 °C. Tutti i sensori della fami- glia weFlux2 sono integrabili in più modi, tramite interfaccia IO-Link o senza, mediante due uscite analogiche (da 4 a 20 mA) e un resistore di precisione PT100/PT1000 per sensori di temperatura. L’impostazione dei parametri del sensore avviene in modo rapido attraverso il sistema controller, con cui è anche possibile impostare i punti di commutazione nei diagrammi. Il sistema offre anche una serie di strumenti per effettuare l’analisi dei dati diagnostici e supportare l’operatore nell’ottenimento della massima disponibilità dell’impianto. Le temperature ambiente sono l’ago della bilancia I manometri standard sono generalmente in grado di resiste- re fino a temperature ambiente di -40 °C. Ma quali devono essere le caratteristiche di uno strumento di misura affinché possa funzionare perfettamente nei climi polari a tempe- rature basse? Per rispondere a questa domanda è possibile prendere come esempio il manometro Wika PG23LT. Que- sto modello è stato progettato per la misura di pressione con temperature ambiente basse fino a -70 °C. Lo strumento è utilizzato nella lavorazione del petrolio greggio e del gas naturale; ad esempio nel monitoraggio locale della pressio- ne delle stazioni di pompaggio e tubazioni. Il valore -40 °C VEGA WENGLOR Il Vegabar 82 è un robusto trasduttore di pressione con cella in ceramica a uso universale, per la misura su gas, vapori e liquidi La tecnologia di misurazione brevettata consente ai sensori weFlux2 di misurare contemporaneamente sia la velocità di scorrimento del fluido sia pressione e temperatura WIKA

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