AS_407_2018
Automazione e Strumentazione Ottobre 2018 CONTROLLO approfondimenti 43 generato l’idea di riunire insieme una grande quantità di componenti in un piccolo spazio. Se tali componenti possono illustrare lo IoT in una scatola portatile, è quindi inevitabile un’ architettura di comunicazione unificata su una piattaforma aperta (OPC UA). Per- tanto, ho considerato la questione più atten- tamente: quale PLC di quale produttore fun- ziona anche con l’OPC UA? Ma anche: in che modo si occupa della messa in servizio degli impianti in pratica? Non ho il tempo per de- dicare un’ora e mezzo alla configurazione del sistema. Devo essere in grado di trasmettere a qualcuno in 15 minuti i parametri che devono essere impostati per funzionare”. È stato anche uno dei motivi per cui si è scelto un controller Omron? “Sicuramente, ma non è l’unico motivo. Oltre all’OPC UA, l’MQTT è fondamentale per la comunicazione tra i componenti industriali e le altre ‘cose’. In quel momento, a ottobre o novembre 2017, Omron era l’unica azienda con un controller nel programma che suppor- tasse l’OPC UA, nonché l’MQTT. Ci sono stati altri fornitori con l’OPC UA integrato alla funzionalità, ma non in combinazione con l’MQTT”. Perché sono richieste entrambe le funzioni e come operano insieme nella IoT box? “Per comprendere ciò, dobbiamo lasciare l’ambiente universitario e rivolgere la nostra attenzione alla pratica industriale. Le attuali macchine di produzione sono estremamente flessibili e in grado di fornire prestazioni tal- mente elevate che un controller da solo non è più sufficiente. Sono necessarie CPU multiple e, per essere in grado di comunicare l’una con l’altra, necessitano dell’OPC UA. Proprio così. Inoltre, vi è il collegamento in rete con i sistemi di livello più elevato : livello MES, livello ERP ecc. L’OPC UA consente di collegare il livello di campo al SAP o a un cloud e di interconnet- tere i vari controller”. La connettività Ethernet industriale è già esi- stente con una varietà di standard definiti. Per- ché allora è necessario anche l’OPC UA? “L’OPC UA viene anche eseguito come proto- collo di comunicazione sull’hardware Ethernet esistente. Tuttavia, viene usato principalmente per collegare tra loro i controller e il livello dei PC . Pertanto, non deve essere confuso con i protocolli come Profinet, Powerlink ecc., dove tutto si gioca principalmente sul controllo degli attuatori nell’intervallo di microsecondi. Al momento attuale, l’OPC UA non è in grado di eseguire questa operazione. Con la prossima espansione a OPC UA TSN , che speriamo possa essere disponibile nel giro di un anno o due, sarà inoltre possibile controllare i drive in tempo reale”. Poi, arriviamo all’MQTT. Qual è stato il motivo dell’integrazione qui? “Si tratta di un mondo completamente diverso. In realtà proviene da servizi di messaggistica come Twitter. L’obiettivo è quello di trasfe- rire rapidamente informazioni o dati altrove, senza un tempo elevato di overhead di proto- collo. L’OPC UA, ad esempio, ha un overhead piuttosto grande di meccanismi di protezione, oggetti ecc. L’MQTT riguarda il contenuto del messaggio, ovvero i singoli valori. Pertanto, quando viene creato il messaggio, non è neces- saria una CPU potente. Può, ad esempio, essere alimentata a batteria. Per esempio un sensore trasmette singoli valori a un broker, un ricevi- tore centrale, che poi ridistribuisce i messaggi alle ‘parti interessate’. La funzionalità e la topo- logia dell’MQTT sono completamente diverse rispetto a quelle dell’OPC UA, ad esempio. Il vantaggio è che se si ha un sensore da qual- che parte e si è interessati ai suoi valori, non è necessario posare cavi e disporre di una CPU ad alte prestazioni. Piuttosto è possibile sem- plicemente ricevere i dati inviati tramite la rete mobile. Mi aspetto che, nel giro di qualche anno, i produttori dei sensori integrino l’MQTT o una funzionalità simile all’interno del modulo sensore come standard”. ‘ Il funzionamento e la topologia dell’MQTT sono completamente diversi da quelli dell’OPC UA, ad esempio Gli studenti lavorano con la box, conseguendo un’esperienza diretta dell’IoT
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