AS 6

Settembre 2024 n Automazione e Strumentazione Primo piano 20 SCENARI che registrerebbe la maggiore crescita dell’occu- pazione nel 2030 ma la crescita riguarda anche i settori produttivi del solare fotovoltaico ed eolico, la produzione di veicoli, l’industria in generale e le costruzioni. La distribuzione globale dei posti di lavoro nel settore manifatturiero dipenderà da come i paesi svilupperanno le filiere di tecnologia pulita e dalle politiche del lavoro più o meno inci- sive indirizzate a costruire la nuova forza lavoro necessaria per la rapida espansione delle tecno- logie green e a riqualificare quella tradizionale. Il settore energetico richiede lavoratori molto più qualificati. Per attrarre professionalità, comprese quelle provenienti da altri settori, occorrerà che i nuovi settori industriali si espandano e diventino più attrattivi, specialmente nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. La crescita della domanda industriale di professionalità qualificate si scontra infatti con l’attuale carenza di mano- dopera con competenze idonee ad affrontare la transizione green”. Sia nello scenario dell’energia sostenibile che in quello dell’economia circolare, la creazione di posti di lavoro supera la distruzione di posti obsoleti. Secondo la International Labour Organisation (ILO), a livello mondiale entro il 2030 i posti di lavoro netti potrebbero sfiorare 18 milioni nell’energia e oltre 7 milioni nell’economia circolare. Lo studio AIRI riprende anche i risultati di un recente sondaggio del Centro Studi Taglia- carne-Unioncamere che mostrano che il 37% delle imprese ha l’obiettivo di realizzare investimenti in sostenibilità entro il 2025; Il 30% ha intenzione di investire in eco-innovazione di processo nel trien- nio 2023-25; il 14% in prodotti eco-sostenibili. “È interessante osservare che la metà delle imprese che investono in innovazioni green dispone di una figura interna dedicata al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”. In questa fase di avvio della transizione si sta affermando soprattutto un cambiamento organizzativo nelle imprese a mag- giore trazione verso la sostenibilità, ispirato ai criteri ESG (Enviromental, Social, Governance). “Nasce la figura apicale del Responsabile della Sostenibilità , con competenze manageriali e tec- nico-scientifiche, che guida e consiglia la strategia generale a livello aziendale, assistito da altre figure più specialistiche (es. l’environmental manager, il social manager, il governance manager)”. Tra le figure più importanti si va configurando il Circular Economy Manager, anch’esso carat- terizzato da competenze tecniche e manageriali, come riportato dal rapporto Alte competenze per un futuro sostenibile dell’osservatorio 4.Manager: “competenze trasversali, in grado di ristrutturare l’intero apparato aziendale lavorando in sinergia con i manager già presenti in azienda, al fine di rinnovare i loro ruoli in ottica circolare”. Nuovi compiti per la R&S Lo studio dell’AIRI si concentra quindi sulla figura del Direttore R&S e cerca di descrivere le possibili interazioni con le altre figure e competenze. In relazione al Responsabile della Sostenibilità, nell’ambito della progettazione, il manager R&S dovrà: assistere in ottica di sostenibilità lo svi- luppo della proprietà intellettuale, contribuendo all’aderenza e miglioramento degli standard, alla compliance normativa generale e al migliora- mento della stessa; attivare partnership con centri di ricerca terzi, start up, anche attraverso strut- ture industriali cooperative e call competitive, per selezionare tecnologie con alte potenziali di sostenibilità; contribuire alla corretta comunica- zione esterna e interna, fornendo supporto al data management per la reportistica non finanziaria, l’analisi energetica, la certificazione di carbon footprint, la diffusione presso clienti di sistemi di ritiro del prodotto e di riparazione nell’ottica della responsabilità estesa del produttore. In rela- zione al Circular Economy Manager, nell’ambito dell’approvvigionamento dei materiali e materie prime, il manager R&S dovrà: supportare l’ade- sione di fornitori e materiali agli standard e norme, anche considerando i dati sul ciclo di vita degli stessi; effettuare test di qualità sui materiali e otti- mizzarne le proprietà in funzione della riduzione della CO 2 . Mentre, nell’ambito della progettazione, dovrà: contribuire a implementare l’ecodesign e la progettazione circolare dei prodotti lungo il ciclo Le competenze in ‘Ricerca e Sviluppo’ sono la base per realizzare le nuove politiche industriali della UE

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz