AES_6 2023

Settembre 2023 n Automazione e Strumentazione Primo piano 32 DOSSIER il comportamento della piattaforma MindBot sia adattato allo stato mentale del lavoratore, al fine di ridurre al minimo le esperienze nega- tive, come tensione psicologica o noia. Lo stato mentale dell’operatore è dedotto da un apposito sistema che consente la modellazione cognitiva degli stati affettivi del lavoratore elaborando i fattori di stress collegati al focus mentale o ai dati sullo stress. Per ottenere ciò vengono raccolti una quantità di dati grezzi eterogenei che vengono poi elaborati e interpretati; per arrivare a una rappresentazione complessiva del lavoratore vengono utilizzati quattro tipi di segnali: segnali biomeccanici, per valutare lo stress fisico e la fatica; dati fisiologici, per sti- mare l’energia mentale utilizzata per svolgere un compito; segnali sociali, per stimare lo stato affettivo dell’utente durante l’esecuzione di un compito; informazioni psicologiche, per infe- rire la qualità dell’esperienza percepita dall’o- peratore. Con MindBot ci stiamo avvicinando alla pro- gettazione di un ambiente di produzione basato su cobot “amici della salute mentale”. Aspettative e proposte Queste prospettive sono confermate dalle aziende in prima fila nella produzione e uti- lizzo di cobot. Alla Bosch Rexroth sono convinti che la robo- tica collaborativa possa supportare l’uomo nelle attività di routine e che gli investimenti in R&D sulla Human-Machine Interface siano importanti quasi quanto quelli sull’Intelligenza Artificiale. Un esempio di questo approccio umano-centrico è dato dagli APAS (Automatic Production Assistant). Si tratta di robot pensati per svolgere in autonomia attività monotone o ergonomicamente sfavorevoli, con grande pre- cisione e convenienza, ma soprattutto di poterlo fare in perfetta sicurezza anche in presenza di addetti ai lavori. Dotato di una superficie sen- sorizzata appositamente sviluppata, un APAS è in grado di riconoscere se un collaboratore si avvicina, di rallentare e di fermarsi per evi- Il cobot Aura di Comau, oltre ad aumentare la produttività e la sicurezza operativa, ha lo scopo anche di aiutare le aziende a ottimizzare il layout di fabbrica, abbattendo i costi strutturali e di logistica (fonte: Comau) Il concetto cardine dei robot collaborativi è la sicurezza, che si deve conciliare con le alte prestazioni, la ripetibilità e la precisione che rendevano particolarmente vantaggiosi i robot tradizionali

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