AES_6 2022

Primo piano 33 SCENARI Automazione e Strumentazione n Settembre 2022 icotek@Bi-Mu UL TYPE IP54 www.icotek.com Il telaio passacavo KEL-FA, (Fast Assembly) offre un montaggio veloce e senza attrezzi. Garantisce tenuta alla trazione secondo la norma EN 62444 e permette di gestire ogni applicazione grazie ad un‘ampia gamma di gommini passacavo. Il listello passacavo per montaggio rapido Click. Clack. Closed. renza, nuovi strumenti di progettazione, nuove forme di modelli di business, nuovi approcci alla produzione, riparazione, aggiornamento, rigenerazione, riutilizzo e rivendita, solo per citarne alcuni. Basandosi su com- binazioni di sensori, contratti intelligenti, intelligenza artificiale multi-agente, automazione e robotizzazione, nanotecnologie e network computing, la trasformazione digitale potrebbe svolgere un ruolo cruciale nell’offrire scelte migliori ai cittadini per consumare e utilizzare le risorse in modi molto più sostenibili, partecipando allo stesso tempo alla creazione di nuove e migliori forme di crescita economica. “La politica industriale europea e il quadro della twin transition devono garantire che l’industria 5.0 sia fon- damentalmente e strutturalmente diversa, non solo un “aggiornamento del software” dell’Industria 4.0, ma una vera rivoluzione industriale veramente innovativa fon- data sulle esigenze umane e planetarie rispetto alla sem- plice innovazione a scopo di lucro”. Misurare ciò che conta: metriche rigenerative e quadri normativi La nuova strategia industriale dovrebbe basarsi su obiettivi e indicatori totalmente nuovi per le presta- zioni aziendali e la sostenibilità nei modelli di business piuttosto che sugli indicatori principali di competitività “classici” presentati dalla Commissione Europea nel luglio 2018 e sanciti nell’Industria 4.0, e solo parzial- mente rivisti a maggio 2021. La politica e la misurazione dell’attività economica devono porre maggiore enfasi sull’economia materiale/ reale rispetto alle metriche finanziarie e al profitto a breve termine. Ad esempio - dice lo studio DG RTD - l’Industria 5.0 dovrebbe orientarsi verso l’ottimizza- zione di misure più appropriate che riflettano il pen- siero economico contemporaneo, come il “ritorno sui beni materiali” e il disaccoppiamento dei materiali, il “ritorno sull’energia investita”, il “ritorno sui beni naturali” e la valorizzazione del capitale umano e naturale . Inoltre, nel progredire verso Industria 5.0, l’UE dovrebbe assumere un ruolo guida proattivo nella definizione di termini e misure che siano in linea con la visione nonché con altri strumenti politici come il nuovo quadro di tassonomia e gli indicatori del dashbo- ard di previsione. L’appiattimento delle emissioni dalla produzione di materiali attraverso l’efficientamento delle risorse e il disaccoppiamento sta diventando sempre più urgente. A livello globale, la produzione di materiali è aumen- tata come quota delle emissioni di gas a effetto serra dal 15% nel 1995 al 23% nel 2015. Nella UE il passag- gio a un’autentica economia circolare contribuirebbe anche a ridurre le emissioni di gas serra del 39%. Tuttavia, c’è ancora molto da fare: solo l’11,2% dei materiali utilizzati nell’UE-27 è stato reimmesso nell’e- conomia nel 2017. Nel contesto del triplice imperativo dell’Europa, sarà importante che la strategia industriale rivista e il modello di impresa europeo stabiliscano le giuste direzioni. Ciò significa, ad esempio, continuare a costruire sul principio “l’efficienza energetica prima di tutto” ma estendendolo al principio più ampio: “l’effi- cienza delle risorse prima di tutto”. n

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz