AS_06_2021

Settembre 2021 Automazione e Strumentazione SCENARI primo piano 26 Altre tecnologie che possono trovare utili applicazioni e potenziare lo smart working sono la simulazione, che con i modelli del digital twin sta rivoluzionando l’en- gineering, e la Realtà Aumentata , che rende possibile effettuare a distanza operazioni di manutenzione o atti- vità formative e di training. Infine l’ Additive Manufacturing , che sta occupando sempre maggiori spazi ed è per sua natura ‘agile’ e quindi in grado di dare ai sistemi produttivi la flessibi- lità e adattabilità oggi richiesta. Va notato, per allontanare possibili dubbi e diffidenze, che queste tecnologie stanno diventando sempre più accessibili anche per realtà industriali di medie e pic- cole dimensioni, sia in termini di costi sia per quanto riguarda le competenze necessarie e i tempi di forma- zione del personale. Possiamo a questo punto, seguendo le analisi di varie società di consulenza e di Competer Center come il MADE , che al tema ha dedicato studi, indagini e webinar, individuare i possibili benefici derivanti dall’adozione del lavoro agile. Possono essere visti da tre angolature. Per le aziende, in base alle valuta- zioni di chi l’ha implementato da tempo, si segnala un incremento della produttività del 15%, una dimi- nuzione del 20% dell’assenteismo, un miglior coin- volgimento dei lavoratori che si traduce in maggior qualità dei prodotti, maggior innovazione, migliora- mento delle competenze digitali, maggior condivi- sione delle informazioni, ottimizzazione degli spazi (fino al 50%) e relativa riduzione dei costi; c’è poi un deciso aumento della la resilienza e della business continuity anche in situazioni difficili o traumatiche. Dal punto di vista dei lavoratori, le survey effettuate riportano un livello di soddisfazione del 70%, il miglio- ramento del work-life balance per l’80% degli inter- pellati; una riduzione dei tempi viaggio fino a 60 min/ giorno, con la relativa maggior produttività. I vantaggi sul piano della società civile sono altrettanto evidenti: si va dalla decongestione del traffico col con- seguente risparmio energetico e riduzione dell’inquina- mento, alla riqualificazione delle periferie, dove possono essere collocati spazi di coworking, al miglioramento della vita familiare e delle relazioni sociali in genere. Per le aziende, soprattutto le Pmi, che si interrogano su come applicare il lavoro agile in fabbrica, il MADE ha elaborato uno schema che prevede quattro fasi. La prima è una fase di Assessment dello status attuale della fabbrica, dell’andamento generale, delle risorse, dei vincoli; la valutazione può essere condotta utiliz- zando appropriate metodologie da tempo disponibili. In un secondo passaggio si dovranno definire le prio- rità e gli obiettivi e in relazione a questi si valuteranno le reali disponibilità di tecnologie digitali; il tutto con l’attivo coinvolgimento di lavoratori che hanno già fatto qualche esperienza di smart working. La terza fase è quella in cui si stabiliscono le kpi di riferimento, cioè indicatori di performance e insieme di metriche con le quali monitorare l’evoluzione della fabbrica durante l’implementazione dello smart working. Infine ci sarà la fase in cui viene tracciata la roadmap delle attività, che dovranno comprendere: la nuova disposi- zione degli spazi, la formazione del personale, l’ado- Per applicare il lavoro agile in fabbrica, in modo efficiente, è fondamentale stabilire dei KPI di riferimento, degli indicatori di performance e delle metriche per monitorare i flussi di lavoro

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