AS_06_2021
Settembre 2021 Automazione e Strumentazione SCENARI primo piano 24 tendo la massima flessibilità operativa. A fronte di tale autonomia viene richiesta al singolo lavoratore una maggiore responsabilizzazione nel raggiungi- mento degli obiettivi assegnati. Se ci riferiamo allo smart working in ambito indu- striale, dobbiamo tener conto di alcune peculiarità proprie di questo settore che devono essere attenta- mente considerate per garantire la produttività dei dipendenti nel rispetto dei requisiti sanitari. Non si può trascurare il fatto che i lavoratori del manufac- turing che operano sulle linee di produzione, a dif- ferenza di altri che ricoprono ruoli amministrativi o di servizio, non possono lavorare completamente in remoto. Inoltre, operando in loco, sono abituati ad agire in sincronia con gli altri e a prendere decisioni di routine su ciò che vedono direttamente e su cui si possono subito consultare e confrontare. Un ambiente di lavoro produttivo orientato alle persone nella nuova prospettiva del lavoro agile dovrà far leva su una combinazione di attività fisiche e attività virtuali che sfruttano gli strumenti digitali per riorganizzare i luoghi di lavoro, per aumentare la flessibilità e la sicu- rezza, proponendo ai dipendenti un orario di lavoro flessibile e sostenendoli nel nuovo modo di lavorare con azioni formative e con un supporto per il profondo cambiamento culturale che la trasformazione dei luo- ghi di lavoro implica. Le stesse relazioni industriali andranno adattate privilegiando trattative orientate al futuro e decise nel porre grande attenzione alla sicu- rezza dei lavoratori, alla flessibilità dell’orario di lavoro e allo sviluppo di competenze adeguate. Cosa cambia in fabbrica? Osservando la situazione delle aziende che sono già avanti nella adozione dei nuovi modelli lavorativi, possiamo indicare i principali cambiamenti che si verificano in un’azienda quando si introducono pra- tiche di lavoro agile. Anzitutto cambiano le policy organizzative, cioè le regole e le abitudini relative ai tempi e ai luoghi di esecuzione del lavoro. Cambia poi radicalmente tutto il layout aziendale: gli spazi vanno ripensati e concepiti non come distribuzione di postazioni per il personale ma di postazioni per determinati tipi di attività e per la condivisione di servizi. Un mutamento significativo, più di carattere culturale ma che diventa presto visibile e determi- nante, riguarda lo stile della leadership: si passa da una filosofia di activity management , dove il manager gestisce l’esecuzione delle attività, ad un approccio result management, basato sulla corresponsabilità, dove il focus è sulla misura dei risultati e sulla ricerca dei punti deboli; il manager quindi diventa mentor, coach, supporto al collaboratore, alla sua autonomia responsabile e creativa. Ci sono infine i cambiamenti più propriamente tecno- logici, che sono insieme causa ed effetto della trasfor- mazione in atto. Per il lavoro agile servono strumenti e conoscenza adeguate perché i sistemi software, le reti di comunicazione e tutte le risorse IT possano essere utilizzati al massimo e produttivamente. In pratica le tecnologie per l’industrial smart working sono quelle che portano alla Smart Factory, cioè quelle dell’Indu- stry 4.0 e quindi quelle che ruotano attorno al valore dei dati che fluiscono nella fabbrica. Troviamo perciò l’Industrial Internet of Things ( IioT ), che permette di abilitare anche da remoto l’accesso ai dati relativi alle varie macchine e appa- recchiature in campo. Ci sono poi robot autonomi e cobot, in grado di integrarsi con i dati che arrivano dai macchinari e di dialogare a distanza con operatori e altre macchine. Fondamentale è la gestione dei Big Data e l’impiego degli analytics , che rendono utili i dati stessi e consentono di costruire modelli efficaci, adattabili alle diverse situazioni. Come pure diventa prezioso il Cloud computing , grazie al quale si por- tano i dati dal livello fabbrica a un livello superiore per renderli accessibili a tutti gli attori del processo produttivo, ovunque essi si trovino. Il tema della sicurezza, già ampiamente presente nel manufacturing, diventa cruciale nel modello di lavoro agile, dove c’è la necessità di gestire le operazioni aziendali nelle più diverse condizioni senza temere per l’integrità dei dati e per la continuità delle prestazioni dei vari sistemi. Il concetto agilità nel lavoro parte da un approccio manageriale che conferisce alle persone autonomia nella scelta di spazi, orari e modalità di operare, eliminando vincoli spaziali e temporali
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