AS_06_2020
Settembre 2020 Automazione e Strumentazione EVENTI primo piano 26 sere umano nei lavori ripetitivi o pericolosi. Si sta parlando delle novità che riguardano l’ intel- ligenza artificiale , il machine learning e i pro- cessi cognitivi . Stop al lavoro ripetitivo Purtroppo molte aziende hanno ancora al loro interno processi ripetitivi. “Si pensi, per esem- pio, all’assistenza ai clienti”, dice Vaniglia. “Molti sostengono che soltanto il 39% delle aziende ha effettivamente colto l’opportunità di questa digital transformation per poter cambiare gli aspetti ripetitivi in qualcosa di automatico. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la Robotic Process Automation (RPA) che sembra una realtà connessa al classico concetto di robot ma in realtà condivide con i robot la ripetitività. Infatti, Robotic Process Automation raccoglie tutte quelle tecnologie, tutti quei processi, quei prodotti che permettono di automatizzare dei processi lavorativi aziendali. E rappresenta ciò che spesso viene chiamata collezione di sof- tware intelligenti, ossia software robot , che possano in maniera automatica eseguire tutte quelle che sono le attività ripetitive all’interno di un processo azien- dale così come un robot fa in un processo produttivo . Sull’onda della digital transfor- mation la Robotic Process Auto- mation ha proprio, come obiet- tivo, di trasferire la gestione di alcuni processi e attività dagli esseri umani a una robotic work- force che non sono altro che Bot , dei software robot che automatiz- zano i processi accelerando, gesten- doli senza fatica, 24 ore su 24 , che gestiscono processi estremamente scalabili senza margine di errore o con pochissimi errori in maniera tale da aumentare la produttività e l’ef- ficienza, quello che effettivamente hanno fatto i robot all’interno di una azienda produttiva. Tutti questi software che afferiscono e che fanno parte della RPA hanno lo stesso compito. Quindi si tratta di un passaggio da un automa visibile ad un automa invisibile ma che comun- que fa parte della struttura aziendale. Infatti, quando si parla di RPA vi possono essere due settori uno presidiato e uno non presidiato o software robot che, in autono- mia, può essere collocato nel PC che l’utente usa regolarmente, pensiamo agli help desk, o ai call center, oppure collocato nel server. Questo automa, il software robot , come agi- sce? Come possono essere effettuate tutte que- ste attività ripetitive? Imitando e apprendendo il comportamento degli operatori stessi. Avete mai fatto caso alle chatbot? Sono un esempio di software robot. Le risposte che otterrete non sempre appartengono a una persona fisica, il più delle volte sono di un automa che impara a leggere e impara ogni volta che gli si parla. Infatti, la correlazione tra software delle RPA con l’intelligenza artificiale è biunivoca nel senso che senza l’uno l’altro non esiste. E, pro- prio la maggior parte delle innovazioni portate Una stretta interazione tra robotica, intelligenza artificiale, machine learning e processi cognitivi è destinata a dare origine a nuovi modi di produrre nell’industria del prossimo futuro (fonte: Mika Baumeister su Unsplash) Paolo Vaniglia, Field Application Engineer - Kuka Roboter Italia, ha spiegato il processo di ‘liberazione dei robot dalle gabbie’, un aspetto fondamentale della robotica collaborativa
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