AS_06_2020

Settembre 2020 Automazione e Strumentazione EVENTI primo piano 22 processo di innovazione e crescita aziendale. È un percorso appena avviato ma sul quale vale la pena investire e esprimere una capacità progettuale. Ecodesign e gemello digitale Per il settore del motion sarà importante la spinta che verrà dall’entrata in vigore, tra un anno, della direttiva Ecodesign che richiederà livelli di effi- cienza ben più elevati degli attuali per molti com- ponenti, fra i quali i motori elettrici; l’aspettativa circa le sue conseguenze è elevata: ci si aspetta che porti vantaggi, entro il 2030, dell’ordine dei 170 TWh di risparmi energetici e di emissioni inquinanti pari a 46 milioni di tonnellate equiva- lenti di CO 2 . Ma questa, secondo Marco Svara di Lenze , è solo la punta dell’iceberg perché la misura dell’efficienza non deve essere limitata al singolo componente: bisogna adottare un approc- cio di tipo olistico e ragionare sull’intero ciclo produttivo. Considerando la catena cinematica, è chiaro che un motore estremamente efficiente rea- lizza il suo potenziale solo quando è accoppiato a un inverter con prestazioni adeguate e soprattutto a un riduttore con caratteristiche costruttive che consentono di trasferire a valle tale efficienza. “È un po’ come pensare a un’auto che ha un motore fantastico, immaginiamo un euro 7, ma ha le ruote quadrate: è completamente inutile avere un grande motore se poi non riesco a trasmettere il moto nel modo più efficiente possibile”. Inoltre, l’efficienza va misurata non in astratto ma rispetto all’appli- cazione: qui parliamo di dimensionamento della catena cinematica rispetto all’effettivo utilizzo, cioè rispetto al reale carico che si deve movimen- tare. A tale proposito sono particolarmente utili i nuovi strumenti digitali di simulazione, come i digital twin , efficaci e semplici da usare. Movimento ‘diretto’ Andando un po’ oltre la sola efficienza energe- tica, si apre il tema dell’economia circolare: l’ef- ficienza va misurata anche nel consumo degli input produttivi. Ad esempio: il mio processo utilizza solo materie prime ‘naturali’ o anche riciclate? E il prodotto che esce dalla catena di produzione, quanto è facile da riciclare, da disas- semblare? E in termini di manufatto, è possibile fare un revamping, oppure riutilizzare materiali e componenti e rimetterli nel processo produttivo? Certo, tutte le opportunità offerte dalle nuove tec- nologie diventano tanto più efficaci quanto più sono conosciute e dominate dall’uomo. Lo sotto- linea una azienda come Motor Power che - come dice Maurizio Piccinelli - crea soluzioni perso- nalizzate sulla base del proprio know-how tecno- logico ma anche con la continua ricerca di nuove tecniche e nuovi approcci. Nel caso del motion, per Motor Power parlare di efficienza significa rife- rirsi alla tecnologia Direct Drive , ovvero motori a moto diretto, sviluppata già da due decadi con l’obiettivo di collegare direttamente il movimento al carico eliminando la catena cinematica e con- ferendo al sistema maggior precisione e maggior velocità ma anche aumentando l’efficienza data la riduzione dei consumi elettrici. Tra gli esempi più brillanti di applicazione del Direct Drive Piccinelli cita i poderosi impianti di smistamento aeropor- tuale e alcune grandi macchine utensili. Resta comunque aperta la sfida di coniugare effi- cienza e sostenibilità. Già nell’accoppiamento tra un motore e un riduttore, se non è fatto in modo opportuno, si può perdere un 15% di efficienza: per questo c’è una spinta verso soluzioni integrate motore-riduttore e sempre più verso l’elettronica a bordo. Secondo Emanuele Verì di Nord Drivesy- stems , alcune tecnologie sono particolarmente pro- mettenti; ma è anche possibile recuperare situazioni sfavorevoli: Nord Drivesystems ha sviluppato una serie di azionamenti a bordo linea per intervenire su impianti preesistenti al fine di rendere controllati e ‘intelligenti’ alcuni motori che non lo erano. L’importanza di dati e connettività Per capire meglio come sarà il futuro dell’indu- stria può essere molto istruttivo andare a vedere Con l’automazione si rende possibile un continuo monitoraggio dei fabbisogni energetici e la costante regolazione degli impianti per mantenere le condizioni ottimali, massimizzando le prestazioni e la sostenibilità

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