AS_06_2019

tecnica 90 Settembre 2019 Automazione e Strumentazione MEDICALE dizioni spesso caotiche o in carenza di strumenti ideali. Si stanno diffondendo sale operatorie virtualizzate in cui un tutor da remoto può guidare l’esecuzione di procedure. Esistono esperienze di condivisione di operazioni chirurgiche in diretta in cui molti osservatori vivono esperienze immersive indossando occhiali 3D. si utilizzano sempre più sistemi di navigazione e prototipazione che consentono di pianificare in dettaglio una procedura chirur- gica sia simulando al computer le varie fasi, sia ricostruendo ana- tomie e protesi, anche con materiali biocompatibili. Un altro ambito in cui le tecnologie offrono importanti opportunità di sviluppo è rappresentato dalla realtà virtuale e aumentata applicata alla microsimulazione. La creazione di piattaforme di sviluppo di serious games sempre più immer- sivi e realistici a supporto del training al decision making e al gioco di ruolo, si sta dimostrando un efficace strumento di insegnamento del lavorare in team in contesti critici quali la sala operatoria o il pronto soccorso. Presso il SimAv sono allo studio nuovi simulatori che com- binano l’attività pratica con la realtà aumentata e ambienti di studio (living lab) che favoriscano forme innovative di for- mazione basate sulla simulazione, oggetto di progettazione interdisciplinare (cfr. υ figura 3 ). 4. Conclusioni La simulazione in medicina si sta diffondendo anche in Ita- lia come risposta alla evoluzione continua di procedure e tec- nologie di cura. All’estero la simulazione è da tempo inserita nella formazione e nel re-training degli ope- ratori sanitari e costituisce strumento di certificazione e verifica delle skills e del lo- ro mantenimento. Mancano regole che definiscano linee guida e percorsi certificati necessari a integrare la simu- lazione nei curricula e nella formazione continua e le so- cietà scientifiche si stanno proponendo di definire stan- dard qualitativi necessari a uniformare obiettivi formati- vi e programmi. Un problema che ha frenato la diffusione della simula- zione è da ricondurre agli alti costi sia di acquisizione sia di conduzione di simu- latori e task trainer ad alto livello tecnologico: ancora oggi si ritiene elemento sufficiente per assicurare alti standard di simulazione la dotazione di simulatori, spesso sottoutilizzati in mancanza di istruttori competenti e di programmi didattici definiti. L’obiettivo da perseguire è la creazione di reti di centri e programmi in simulazione che favoriscano lo sviluppo pro- fessionale di docenti esperti nell’uso della simulazione e garantisca omogeneità di standard educativi. In questo pro- cesso la ricerca interdisciplinare deve essere orientata allo sviluppo tecnologico e alla misura di efficacia dei risultati ottenuti. 4. Bibliografia [1] S.B. Issenberg, R.J. Scalese, Simulation in Health Care Education Perspectives in Biology and Medicine , Volume 51, number 1 (winter 2008), pp. 31-46, 2008. [2] D.M. Gaba, “The future vision of simulation in health care”. Qual Saf Health Care , Volume13 (Suppl. 1), pp. 2-10, 2004. [3] F. Landriscina, “Simulation-Based Learning: questioni aperte e linee guida per un uso didatticamente efficace della simulazione”, Form@re, Open Journal per la formazione in rete ISSN 1825-7321, Numero 2, Volume 13, pp. 68-76, 2013. [4] H. Bukhari, P. Andreatta, B. Goldiez, L. Rabelo, “A Framework for Determining the Return on Investment of Simulation-Based Training in Health Care”, Inquiry: The Journal of Health Care Organization, Provision, and Financing , Volume 54:, pp. 1-7. Figura 4 - Al crescere della complessità dei manichini si simulano situazioni funzionali, fisiologiche e patologiche diverse: dalla auscultazione di toni cardiaci, suoni polmonari, a procedure di inserimento di accessi vascolari, punture epidurali, inserimento di PIC, intubazione ecc.

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