AS_06_2019
tecnica 89 Automazione e Strumentazione Settembre 2019 MEDICALE dere natura e causa degli errori eventualmente commessi. Si deve privilegiare un approccio che stimoli la capacità critica del discente e lo abitui ad analizzare le ragioni che hanno portato all’errore e non solo agli aspetti tecnici da miglio- rare. Una critica che viene mossa nei confronti dell’appren- dimento basato sulla simulazione è di limitarsi alla ripeti- zione di gesti finalizzata ad automatizzare i comportamenti, in realtà esiste la possibilità di adattare il processo di appren- dimento al discente, anche attraverso la ripetizione in sicu- rezza, ma va intesa come opportunità di acquisire la compe- tenza pratica in modo riflessivo e mirato al raggiungimento della sicurezza psicologica. Si acquisisce la capacità di ana- lizzare un problema e si costruiscono schemi mentali utili ad affrontare le diverse situazioni possibili e i loro esiti deci- dendo quali azioni sia meglio intraprendere. 3.2 Principi e misure di efficacia, ROI Impostare un progetto educativo in simulazione non si deve tradurre solo nella acquisizione di tecnologia e nel tentativo di trasferire su di essa i metodi didattici tradizionali. Tali progetti devono basarsi su principi educativi basati sulla motivazione, la riflessione, il realismo. È necessaria una attenta programma- zione e occorre garantire alti livelli di qualità attraverso il moni- toraggio e la revisione continua di contenuti e metodi. Occor- rono figure specialistiche che svolgano il ruolo di facilitatori, capaci di stimolare l’incontro fra le esigenze di formazione, gli strumenti e l’evoluzione della tecnologia. Non si deve inseguire la tecnologia, si deve individuare la giusta soluzione tecnolo- gica rispetto al bisogno formativo da soddisfare. In [3] Landriscina evidenzia come non sia stata ancora pie- namente dimostrata l’efficacia della simulazione secondo i principi della Evidence-Based Education . Esistono contesti in cui la maturazione di esperienze (specie in chirurgia e nella gestione della emergenza) hanno prodotto risultati con- solidati, ma, più in generale, la ricerca deve mirare a creare una base coerente di evidenza. Anche per la valutazione dei costi e il ritorno dell’investimento (ROI) non esiste una metodologia rigorosa di valutazione. Anche se la simulazione in medicina sta registrando una cre- scita rilevante, si tratta di una disciplina ancora giovane e in evoluzione. La necessità di prendere in considerazione costi tangibili e intangibili durante il ciclo di vita di un simulatore e nel contesto dell’organizzazione che lo utilizza non ha prodotto finora una metodologia condivisa di valutazione del ROI. In [4] si sottolinea come si devono considerare benefici quantitativi e qualitativi (non facilmente misurabili) a fronte di costi rilevanti dovuti a tecnologie complesse che richiedono oltre all’investi- mento inziale, la manutenzione e la gestione e conduzione da parte di tecnici specializzati. I benefici quantitativi in genere sono più facili da riconoscere e misurare: comprendono tempi più veloci di acquisizione e mantenimento di competenze, ridu- zione degli errori. Esempi di benefici qualitativi includono il miglioramento della sicurezza del paziente, la qualità di cura, la reputazione dell’organizzazione. Occorre creare un sistema di monitoraggio delle attività di formazione, anche attraverso la somministrazione di questionari di autovalutazione e gradi- mento, riproposti a distanza di tempo nell’ottica di un processo di miglioramento continuo. 3.3 Trend evolutivi: realismo, interazione virtuale Anche la simulazione in medicina si sta avvantaggiando della continua evoluzione tecnologica. In particolare le tecnologie immersive, come la realtà virtuale, allenando tutti e quattro i sistemi cerebrali (cognitivi, comportamentali, emotivo ed espe- rienziale) in sincronia, consentono di ottenere consapevolezza cognitiva e comportamentale. È fondamentale aumentare il più possibile il realismo della simulazione, in modo da ottenere coin- volgimento e ricreare situazioni operative sotto pressione, in con- Figura 3 - La realtà aumentata applicata alla simulazione
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