AS_06_2019

Automazione e Strumentazione Settembre 2019 MISURA applicazioni 65 Nasce da qui l’esigenza di identificare con un ter- mine una serie di azioni, pensieri, regole e tec- nologie in modo che queste possano assumere un ambito e una forma definita. Un vocabolo nuovo per l’industria In questa sede, ci si è permessi di creare il neologi- smo ‘metrotronica’ per identificare tutto ciò che rientra nell’ambito dell’adattamento degli stru- menti metrologici in modo che possano operare direttamente ed efficacemente in un ambiente di produzione industriale. Metrotronica è una parola composta di metro(logia) e (mecca)tronica . Metrologia è la scienza che ha per oggetto lo stu- dio delle questioni inerenti la misurazione delle grandezze fisiche (rif. Enciclopedia Treccani on line) e, secondo la definizione del VIM, art. 2.2, è la scienza delle misurazioni e delle sue appli- cazioni. Meccatronica è una parola composta di mecca(nica) e (elet)tronica e significa “scienza che nasce dall’integrazione tra la meccanica e l’elettronica al fine di progettare, sviluppare e controllare sistemi e processi a elevato grado di automazione e integrazione” (rif. Enciclopedia Treccani on line). Molte società che producono attrezzature di misura stanno investendo una buona parte delle proprie risorse riguardanti la ricerca & sviluppo proprio in quest’ambito. Metrologia sul campo Vediamo ora alcuni aspetti chiave della misura- zione automatica in ambiente non controllato. Al primo posto mettiamo l’impossibilità di con- trollare tutto ciò che veniva controllato in un ambiente di laboratorio e poteva influenzare l’oggetto misurato ; nello specifico, l’influenza delle grandezze non controllate avrà maggiore o minore criticità a seconda della tipologia di misura da eseguire. Si chiarisce meglio con un esempio: se dobbiamo misurare un oggetto metallico, ci concentreremo di più su aspetti rela- tivi alla temperatura e non, per esempio, su quelli relativi alla percentuale di umidità nell’aria. Come secondo aspetto consideriamo l’impossibi- lità di controllare tutto ciò che veniva controllato in un ambiente di laboratorio e poteva influen- zare lo strumento di misura ; in questo caso molto dipende dallo strumento di misura che pen- siamo di utilizzare. Spesso sollecitazioni di tipo dinamico come vibrazioni ambientali e variazioni di illuminazione (per i sistemi di misura ottici) sono due caratteristiche da analizzare. Come terzo aspetto consideriamo la difficoltà o l’impossibilità di preparare l’oggetto da misu- rare nel modo ottimale e controllato con cui lo si prepara in laboratorio. L’aspetto ripetitivo e veloce della misura implica l’automatismo della stessa. Nei laboratori ci sono operatori specializ- zati che preparano l’oggetto alla misura, un’o- Particolare di un micrometro ottico

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