AS_06_2018

Settembre 2018 Automazione e Strumentazione CONTROLLO approfondimenti 46 lità dell’algoritmo PID, vero e proprio cavallo di battaglia del controllo. Kevin Starr (ABB, USA) ha discusso di taratura del PID nell’era digitale . Nel mondo industriale l’automazione è cresciuta a un ritmo notevole e il personale dello stabilimento viene incaricato di tutto, dal monitoraggio della rete di comunicazione alla gestione dello spazio su disco, dalla gestione del sistema di controllo all’ottimizzazione degli anelli di regolazione, dalla strumentazione sul campo ora anche agli attacchi infor- matici. Diventa quindi corta la coperta fornita dal personale di manutenzione, alcuni regolatori rimangono in satu- razione o vengono messi in manuale. I risultati sono la perdita di efficienza produttiva e di qualità e l’aumento dei costi di produzione. Il ‘loop-tuning’ nell’era digitale significa essere in grado di avere la persona giusta, al momento giusto, con la soluzione giusta. Non si può controllare e sintonizzare i parame- tri a sensazione o per prove ed errori; per questo il fornitore propone pacchetti ma soprattutto servizi di valutazione delle prestazioni e taratura degli algoritmi di regolazione PID . Le soluzioni che consentono ai dati di essere convertiti in informazioni sono fon- damentali, ma questi KPI devono essere consoli- dati in efficaci ‘cruscotti’ in modo che le risposte a problemi di sicurezza, affidabilità e ottimizzazione siano definite in un modo sistematico. Max Veronesi (Yokogawa, Italia), concentrandosi sull’ industria di processo , ha confermato l’atten- zione per il monitoraggio e l’ottimizzazione delle prestazioni come fattore chiave per mantenere la competitività e l’efficienza del processo produt- tivo nonché la qualità del prodotto; una occasione per introdurre interventi di ottimizzazione (retu- ning e/o ripensamenti di qualche strategia di con- trollo) è rappresentata dai progetti di revamping e modernizzazione , che attualmente (grazie anche agli incentivi legati a Industry 4.0) sono circa il 50% del totale nei mercati maturi dei Paesi occi- dentali; in questo ambito è fondamentale cono- scere le varie formule PID proposte dai diversi fornitori di sistemi di automazione. Una ulteriore area di sviluppo per l’algoritmo è rappresentata dalle tecnologie wireless ; si diffonderanno per cui occorre mettere a punto accorgimenti per affron- tare la potenziale perdita di comunicazione tra la CPU e il dispositivo in campo: cosa fare con l’azione integrale? Come evitare un overshoot quando la comunicazione è tornata ? I PID di ordine frazionario sono in grado di intro- durre significativi miglioramenti nelle prestazio- ni , soprattutto per il contenimento delle escursioni della variabile di controllo (legate a usure e consu- mi): la loro diffusione dipenderà dalla semplicità della loro implementazione digitale (software) e dalla disponibilità di tecniche di taratura per i due dei parametri aggiuntivi che essi mettono a di- sposizione (gli esponenti µ e l della variabile s nel termine integrale e in quello derivativo). Altri spazi per la ricerca sembrano esserci Durante la conferenza IFAC PID18 è stato presentato un rapporto sulle pubblicazioni degli ultimi 50 anni riguardanti il controllo PID, che ha dimostrato come l’interesse per questo argomento sia tuttora crescente I protagonisti della tavola rotonda (da sinistra a destra): Y. Song, A. Isaksson, D. Colombo, A. Visioli, C. Ionescu, M. Veronesi, K. Astrom, J. Verhasselt, R.Vilanova

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