AS_06_2018
SCENARI primo piano 30 Settembre 2018 Automazione e Strumentazione La strada verso l’Industria 4.0 (I4.0) è appena ini- ziata e ancora molto resta da fare per poter descri- vere uno scenario di maturità tecnologica. Si pos- sono però fin d’ora indicare, oltre ai problemi di avviamento, i potenziali vantaggi e soprattutto le condizioni necessarie per poter passare dai pro- getti alle realizzazioni. Un elemento sempre presente nei programmi e nelle analisi sulla quarta rivoluzione industriale ma forse non sufficientemente messo a fuoco riguarda l’aspetto green dei modelli Industria 4.0. Quello della piena compatibilità ambientale è insieme un vantaggio e una condizione di suc- cesso del nuovo paradigma industriale: è un van- taggio perché, come vedremo, la trasformazione digitale dell’industria trascina inevitabilmente con sé una serie di soluzioni a problemi ecologici irrisolti negli schemi precedenti; è però anche condizione dell’affermazione del modello stesso in quanto oggi non sono più accettabili proposte di processi e prodotti che non garantiscano la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Del resto, è nella natura del paradigma I4.0 quello di favorire un approccio olistico, quindi di consi- derare tutti i fattori del sistema socio-economico- ambientale nel quale vive un’industria. L’atten- zione agli aspetti ecologici non poteva quindi non essere presente fin dalla genesi dei programmi che stanno modificando strutture e assetti produttivi. Implicazioni ambientali a tre livelli Se la digitalizzazione e l’interconnessione sono gli elementi chiave del modello I4.0 è piuttosto facile individuarne le implicazioni sulle questioni di tipo ambientale; implicazioni che possiamo tro- vare a tre livelli: dentro la realtà aziendale, cioè nella produzione vera e propria e nell’organizza- zione e gestione; nelle molteplici relazioni tra l’in- dustria e l’esterno; nei risultati dell’attività indu- striale, cioè nei prodotti e servizi, vecchi e nuovi. La realtà aziendale oggi sta vivendo una fase di trasformazione all’insegna della crescente otti- mizzazione e della crescita della produttività. È una tendenza che ha segnato fin dal suo inizio la storia dell’automazione ma che oggi ha a dispo- sizione tecniche, strumenti e sistemi inediti e di straordinaria potenza. L’utilizzo dei Big Data, del Machine Learning e dell’Intelligenza Artifi- ciale consente di governare i processi produttivi e l’intera gestione aziendale in modo ottimale ed estremamente efficace; l’introduzione di robot collaborativi, di sistemi di visione, di tecniche di additive manufacturing offre la possibilità di snellire e migliorare l’operatività in tutti i reparti. Ciò si traduce in una serie di risultati di innegabile valore sul piano della green economy: parliamo di minimizzazione degli scarti di lavorazione e degli sprechi, di riduzione dei tempi, di possibi- lità di recupero e riciclo. Sono tutte caratteristiche di quella che ormai stiamo imparando a denomi- nare come ‘ economia circolare ’ e che si fa strada sia nei Paesi industrialmente più avanzati sia nei nuovi mercati emergenti. Mario Gargantini LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE NEL SEGNO DELL’ECOSOSTENIBILITÀ Quando smart fa rima con green @wonderscience La digitalizzazione e l’interconnessione che caratterizzano la trasformazione industriale in atto comportano ampi vantaggi sul piano ambientale sia a livello della produzione vera e propria sia in tutti gli altri aspetti della realtà aziendale, all’interno e nelle relazioni esterne: dall’efficienza energetica, alla logistica smart, all’attuazione dell’economia circolare. La trasformazione digitale dell’industria può portare una serie di soluzioni a problemi ecologici che sono rimasti irrisolti dai modelli industriali precedenti
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