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Giugno - Luglio 2024 n Automazione e Strumentazione Tecnica 86 PILLOLE DI AUTOMAZIONE A dottando una popolare approssi- mazione lineare nella espressione della probabilità degli eventi rari, risulta che quella che un dispositivo si rompa entro il tempo t , da quando entrato in servizio, vale Ove T L è il tempo di vita del dispositivo mentre λ du è il failure rate relativo ai guasti ‘dangerous’ e ‘undetected’ ovvero quelli nei quali il disposi- tivo non si trova in uno stato sicuro e nemmeno lo segnala attraverso la diagnostica; si può fare l’esempio di un rivelatore di alta pressione che si rompe restituendo 4 mA in uscita: essendo il guasto ‘undetected’ il sistema di controllo riterrebbe che la pressione sia bassa anche se in realtà fosse elevata (lo stato ‘fail-safe’ sarebbe invece in tal caso quello di restituire 20 mA, facendo intervenire la funzione di sicurezza anche senza un reale motivo di processo). La Probability of Failure on Demand media diminuisce naturalmente se per far intervenire la funzione di sicurezza si impiegano più dispo- sitivi con un meccanismo di voting; nel caso di 1oo2 si ha Mentre nel caso di 2oo3 Le cose però non stanno proprio del tutto così perché alcuni dei guasti possono inficiare anche la ridondanza. È opportuno quindi tenerne conto attraverso un fattore che esprime in qualche modo una misura di quanto sia robusta la ridondanza implementata: questo fattore è il Beta-Fac- tor . Esso viene calcolato a partire da una tabella di caratteristiche auspicabili: maggiore è il numero di queste funzionalità e più elevato è un punteggio finale a favore della ridon- danza; in base al punteggio finale viene poi stabilito il valore del Beta-factor da impie- gare nel calcolo della PFD avg . Il questionario delle caratteristiche auspicabili è quello proposto nello standard IEC61508 (2010) e vi si trovano domande come ad esem- pio: • “Are the logic subsystem channels on sepa- rate printed-circuit boards?”; • “Do the channels employ different electro- nic technologies for example, one electro- nic, the other programmable electronic?”; • “Does cross-connection between channels preclude the exchange of any information other than that used for diagnostic testing or voting purposes?”. In generale vengono affrontate questioni rela- tive a differenti categorie di caratteristiche, le quali contribuiscono diversamente al punteggio complessivo; la tabella 1 riassume quanto pro- posto dallo IEC-Standard: NOTA AUTORE M. Veronesi, Yokogawa A FIL DI RETE www.iec.ch IL BETA-FACTOR E LA ROBUSTEZZA DELLA RIDONDANZA IMPLEMENTATA Il Beta-Factor (b) è uno dei vari coefficienti che entrano nel calcolo della Probability of Failure on Demand media (PFDavg) e quindi del Safety Integrity Level (SIL) di ciascuna Safety Instrumented Function (SIF) implementata in un Sefery Instrumented System (SIS). Vediamo il ruolo che gioca. Il Beta-Factor e la sua incidenza sul SIL Massimiliano Veronesi

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