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Automazione e Strumentazione n Giugno - Luglio 2024 Primo piano 39 DOSSIER zione e dei prodotti/servizi. Aumenta quindi la competitività, riducendo il tempo dall’i- deazione alla produzione, riducendo i tempi di consegna. Infine, è un fattore abilitante dell’economia circolare: il materiale utilizzato è spesso riciclato e c’è una generale riduzione degli sprechi. La produzione additiva riduce inoltre al minimo l’impronta ecologica produt- tiva, riducendo la necessità delle spedizioni e alleggerendo i prodotti. I risultati di un’indagine curata dall’EPO sull’innovazione nell’AM confermano la forte dinamica della produzione additiva e il suo impatto crescente su una vasta gamma di set- tori industriali. Lo studio rivela inoltre una leadership tecnologica delle aziende con sede in Europa che fa leva su un vivace ecosistema della ricerca e sulle ricerche d’avanguardia di molte università ed enti pubblici e privati. Dalla prototipazione alla produzione Seguendo lo studio dell’EPO, possiamo trac- ciare una breve storia dell’Additive Manu- facturing che si può far iniziare negli anni 80 del secolo scorso con l’integrazione di alcune tecnologie come il CAD , il CAM , il CNC e le lavorazioni laser; applicando queste tecnologie ad un’ampia gamma di materiali, verso la fine del decennio è emersa una nuova industria. L’adozione commerciale dell’AM è iniziata nel 1987, quando la 3D Systems ha introdotto la stereolitografia (SLA), un processo che uti- lizza un laser per solidificare sottili strati di un polimero liquido sensibile alla radiazione UV. La SLA è stata sviluppata da Chuck Hull, co-fondatore della 3D Systems e considerato il pioniere della stampa 3D; l’invenzione dello SLA ha gettato le basi per lo sviluppo della tec- nologia di stampa 3D come la conosciamo oggi. Negli ultimi tre decenni l’AM ha visto una crescita notevole, trasformandosi in una realtà industriale pienamente consolidata e matura. Inizialmente, l’AM veniva utilizzata principal- mente per scopi di prototipazione, ma l’evolu- zione tecnologica ha portato a un ampliamento delle possibilità applicative e oggi si possono produrre componenti intermedi complessi e prodotti finali che tradizionalmente venivano realizzati a mano o tramite molteplici fasi di produzione; inoltre, la capacità di produrre con AM quasi qualsiasi forma geometrica la rende particolarmente adatta alla produzione su piccola scala di componenti altamente com- plessi. Ulteriori traguardi saranno raggiunti dati i continui progressi sia nell’hardware, con nuove stampanti e metodi di stampa, sia nel software, con lo sviluppo di una progettazione sofisticata e veloce e dei sistemi di analisi dei dati, sia nei materiali che rivestono un ruolo cruciale per la produzione di prodotti finali funzionali e durevoli. Seguendo una serie di indagini e analisi su scala mondiale, possiamo passare in rassegna le principali aree applicative della Additive Manufacturing, così come si sono sviluppate Con la manifattura additiva è possibile ottenere forme complesse che sarebbero difficili o addirittura impossibili da realizzare con i metodi tradizionali L’utilizzo di leghe metalliche ha permesso di impiegare la manifattura additiva per realizzare prototipi funzionanti o, addirittura, per produzioni di piccola serie
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