AES_5 2023

FOCUS Approfondimenti 50 Giugno - Luglio 2023 n Automazione e Strumentazione trolli di processo standard, e si trova anche a dover affrontare una carenza di lavoratori qualificati, richie- sti per svolgere questo tipo di mansioni. Quattro vantaggi chiave In paragone con i tradizionali metodi di produzione, le tecnologie AM, spiega in un articolo tecnico la società di consulenza McKinsey & Company , forniscono quattro potenziali fonti di valore. La prima è l’abilità della manifattura additiva di generare pressoché qua- lunque forma tridimensionale. Capacità, questa, che consente ai progettisti la libertà di creare pezzi che hanno prestazioni migliori o costi inferiori rispetto alle alternative convenzionali. Il secondo beneficio è che, non essendo necessari stampi o attrezzature fisse, ciascun pezzo prodotto da una macchina può essere unico, e ciò permette di aprire la strada allo sviluppo dei cosiddetti processi di perso- nalizzazione su larga scala (mass-scale customization). Il terzo vantaggio consiste nel fatto che l’opportunità di eliminare le operazioni di costruzione di utensili e di fabbricazione, che richiedono molto tempo, permette di accelerare sia lo sviluppo prodotto, sia la produzione, con effetti positivi sulla riduzione del time-to-market. Infine, con la manifattura additiva è possibile sempli- ficare le attività di manutenzione e il supporto dei pro- dotti sul campo, riducendo la necessità di mantenere inventari di pezzi di ricambio, in quanto diventa pos- sibile produrre on-demand qualsiasi articolo, partendo dai file digitali. AM per la fabbricazione di prodotti, le barriere da superare Sempre McKinsey chiarisce che, nonostante le aziende abbiano sperimentato l’utilizzo della manifattura addi- tiva per la produzione diretta di prodotti finali, l’ado- zione di questa metodologia rimane limitata. Soprat- tutto, i costruttori hanno citato quattro ostacoli signi- ficativi che ancora frenano l’utilizzo dell’AM. Sul versante hardware, la bassa velocità delle macchine e i limitati volumi di prodotti fabbricabili restringono la gamma di possibili applicazioni. In aggiunta, le mac- chine si sono dimostrate complesse da integrare nei workflow della produzione. Dal punto di vista soft- ware, le apparecchiature AM spesso dipendono da un software di controllo specifico del fornitore, che per- mette una limitata integrazione tra macchine differenti o con le attrezzature e i sistemi di controllo della pro- duzione utilizzati in impianti più ampi. Per quanto riguarda i materiali, oggi, anche quelli comuni risultano molto più costosi quando vengono forniti in una forma adatta alla lavorazione mediante attrezzature AM. Inoltre, ancora troppo pochi dei materiali disponibili per l’AM, soprattutto polimeri, sono stati completamente certificati per l’impiego in applicazioni finali critiche. Sul piano dei servizi, gli utenti industriali lamentano il fatto che i vendor di apparecchiature, al momento, non forniscono un ele- vato livello di supporto tecnico, oltre quello necessa- rio per l’installazione e la messa in funzione dell’at- trezzatura. n H350, una stampante 3D prodotta da Stratasys, e indicata per la produzione di elevati volumi di pezzi (fonte: Stratasys)

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz