AES_5 2023
FOCUS Approfondimenti 47 INDAGINE Automazione e Strumentazione n Giugno - Luglio 2023 ture e carichi. Esoscheletri, arti, occhi e ossi bionici realizzati con materiali bioattivi micro e nanofabbricati con stampanti 3D rappresentano ulteriori potenzialità applicative della bionica. Nanorobot A partire dai primi anni 2000 ebbero origine i primi studi relativi ai nanodispositivi. Oggi il mondo scientifico e l’in- dustria iniziano a considerare le possibili applicazioni di un’area di ricerca che opera sul piano dell’infinitamente piccolo e che incrocia ingegneria robotica, nanotecnolo- gie, medicina, scienza dei materiali e processi di nanofa- bricazione. Per nanorobot o nanobot si intende un qualsiasi sistema capace di compiere modifiche all’ambiente circo- stante, in maniera controllata e prevedibile, avente dimen- sioni assimilabili a quelle molecolari o addirittura atomiche. I nanorobot sono infatti dispositivi la cui grandezza varia, tipicamente, da 0,1 a 10 micrometri, essendo costituiti da componenti molecolari il cui ordine di grandezza ricade nelle nanoscale. Il futuro della nanorobotica è concentrato soprattutto nella pratica clinica per la somministrazione di precisione, il trattamento di patologie oncologiche e le tec- niche di esplorazione sempre più precise all’interno e all’e- sterno degli organi. Tuttavia, anche diverse discipline inge- gneristiche contribuiscono al campo dei nanorobotici, tra cui sintesi di nanomateriali, nanobiotecnologie, nanosen- sori, nanoattuatori, nanomeccatronica e microscopia per l’i- maging. La nanorobotica coinvolge potenzialmente anche le tecnologie di produzione e l’applicazione di sistemi di manipolazione e sistemi nanoelettromeccanici (NEMS). Origami a DNA Apparso per la prima volta nel 2006 sulla rivista Nature, l’Origami a DNA è una tecnica di piegatura a livello nano- metrico di filamenti di DNA, con altissima precisione. Tali filamenti sono riorganizzati per realizzare strutture bi- e tridimensionali da impiegare come mezzo per il trasporto di sostanze, o come materiali per la costruzione di strutture complesse per realizzare dispositivi elettronici in piccolis- sima scala. Strutture realizzate a partire dal DNA, grazie alla conformazione delle sequenze delle basi azotate, hanno anche dalla loro la possibilità di essere molto stabili e robu- ste. Possono inoltre essere arricchite con ulteriori molecole. Altro aspetto favorevole per l’impiego di queste strutture in biomedicina, è il fatto che vengano realizzate molecole biocompatibili e biodegradabili. Sebbene a causa della sua mancanza di versatilità strutturale e catalitica il DNA non sia la scelta ottimale per costruire strutture attive per appli- cazioni nanorobotiche, sono state suggerite molte poten- ziali applicazioni, tra cui l’immobilizzazione enzimatica, i sistemi di rilascio di farmaci e l’autoassemblaggio nanotec- nologico di materiali. n Workplace Solutions Scadenze strette, competitività e mancanza di manodopera qualificata rendono preziosa ogni ora di lavoro. Con Weidmüller avete al vostro fianco il partner perfetto che vi supporta in tutte le fasi della costruzione dei quadri elettrici, dalla progettazio- ne, all’installazione fino al funzionamento, grazie ad una gamma completa di soluzioni che agevolano le operazioni di cablaggio. Risultato: aumento della produttività nella postazione di lavoro fino all’80%.
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