AS_05_2021
Giugno/Luglio 2021 Automazione e Strumentazione EVENTI primo piano 28 industriali”, coordinato dal professor Pierluigi Beomonte Zobel, dell’Università degli Studi dell’Aquila, che ha così riassunto il valore dell’e- vento: “Il convegno è stato molto interessante e stimolante con la presenza di 12 relazioni e uno spaccato diversificato di fornitori di com- ponenti e sistemi avanzati per l’automazione. Si sono toccati i temi più caldi delle tecnologie che rendono i sistemi di produzione più flessibili e adattabili alle diverse condizioni del contesto industriale: dal Digital Twin, il modello digitale di una macchina e di un impianto produttivo, al Virtual Commissioning, il collaudo di macchine e impianti eseguito completamente sul modello digitale. Ho trovato molto efficace l’approc- cio sostenibile all’introduzione delle tecnolo- gie digitali innovative nel manufacturing con esempi pratici di applicazione. Infine, si è parlato molto di architetture digitali per la manifattura e dell’importanza strategica della formazione con- tinua del personale e della necessità di aumentare i tecnici formati in questi nuovi settori”. Il quadro del sistemi industriali del futuro si è deli- neato attorno ai quattro pilastri del mercato così come li ha indicati Antonio Epifani di Festo : digitalizzazione, customizzazione, sostenibilità e connettività saemless ; è quest’ultimo il più avan- zato e quello che in qualche misura raccoglie anche gli altri, venendo incontro alle esigenze delle aziende di attuare cambiamenti in modo poco invasivo possibile ma con la maggior resa possibile. Ciò significa privilegiare l’aspetto con- sulenziale e favorire l’offerta di soluzione open , intercambiabili, interoperabili e con un corredo di tool di supporto che consentano agli utenti di avere consapevolezza di ciò che stanno applicando. Con un simile approccio si può gestire l’ecosi- stema digitale che è il nuovo volto dei sistemi di produzione, dove i dati - come ha spiegato Carlo Di Nicola di Ifm - vengono prelevati grezzi lungo tutto il percorso produttivo, grazie a una serie di tecnologie abilitanti, per poi estrarre da essi le informazioni tramite Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML). Sono gli stessi ecosistemi digitali che consen- tiranno di portare a maturità anche l’Industrial Internet of Things (Iiot) attraverso i 5 passaggi indicati da Marino Crippa di Keb : processo Lean, raccolta dati, conoscenza, predittività, orchestrazione. Quest’ultimo step fa intravedere un elemento cruciale della fabbrica del futuro: l’orchestrazione ha come perno le persone e quindi il vero salto quantico prima che le mac- chine lo faranno gli skill delle persone. È in questa prospettiva che nell’ambito della Commissione Europea si parla già di andare oltre Industry 4.0 e si inizia a disegnare il 5.0 caratterizzato dalla armonizzazione tra operatori umani e sistemi automatici e dalla attuazione della Circular Manufacturing basata sui sistemi cyber-fisici, sulla gestione life-cycle dei prodotti, sulla realtà aumentata e sulla AI: i risultati sono aumento di performance, di qualità, di sicurezza e di soddisfazione. L’esempio del progetto europeo HuMan (Human Manufacturing), da poco con- cluso, è significativo per tutte le ricadute che sta avendo nella fase di disseminazione dei risultati. Sono esemplari diversi altri casi presentati nel corso del convegno. Il caso della modellazione dinamica locale, i cui vantaggi sono stati evidenziati da Gian- luca Mangialardo di Keba descrivendo appli- cazioni di condition monitoring e ottimizzazione comando macchina. Oppure l’esempio presentato da Marco Lombardi di Lenze relativo al settore dell’intralogistica, dove i magazzini automatici sono ormai un elemento irrinunciabile che però si trovano ad affrontare nuove sfide come quelle delle performance elevate e delle zero fermate: si passa allora alle architetture controller based dove l’intel- ligenza viene tutta spostata su un unico controllore e così vediamo il trasloelevatore diventare intelli- gente e consentire funzionalità come il commissio- ning virtuale o la manutenzione predittiva. Interessante, sempre nella logica della digitalizza- zione, la proposta di Kuka , comunicata da Paolo Vaniglia, che prefigura una situazione dove, tra- mite appositi pacchetti aggiuntivi, la cella robo- tizzata diventa un Opc Ua service o un Mqtt client che dialogano con altre parti del sistema e consentono di attuare un flusso continuo di dati dal campo al cloud. Robotica e meccatronica Questo contributo ci porta ai temi della robotica e della meccatronica, sviluppati nella sessione dedicata attraverso il convegno “Verso una pro- La locandina della tavola rotonda dedicata al farmaceutico che ha aperto SPS Italia Digital Days 2021
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