AS_05_2020

Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2020 FORMAZIONE approfondimenti 65 lare Cinese ha quindi avviato nel 2003 con la legislazione sulle Joint Venture il coin- volgimento delle università internazionali all’interno del proprio sistema educativo. Col- laborazioni che il nuovo piano 2010-2020 ha spinto verso un’ulteriore espansione, ponendo particolare enfasi sul coinvolgimento di part- ner prestigiosi e di alta qualità. In tale conte- sto, ogni attività formativa erogata a cittadini cinesi all’interno del territorio cinese deve avvenire in cooperazione con un ente di alta formazione cinese. Le joint venture educative devono inoltre essere gestite come entità autonome, e non come cam- pus distaccati delle università originali, anche se oggi si contano già alcune eccezioni a que- sta regola. Un insieme di azione normativa e di logiche di mercato ha quindi guidato negli ultimi 15 anni lo sviluppo dell’istruzione universita- ria internazionale in Cina e la cooperazione con istituzioni straniere. Dalla creazione della prima Joint Venture University nel 2004, con la nascita della Nottingham University a Ningbo, oggi il sistema educativo cinese conta 9 Joint venture universities, 57 Joint education institutes e 1.086 Joint education programmes. I 57 Joint education institutes operano all’interno di università cinesi esistenti, coinvolgendo 98 università straniere, mentre i Joint education programmes sono ero- gati da 497 università straniere internazionali in partnership con 401 università cinesi. Tra tutti i programmi di laurea offerti c’è una preminente concentrazione di materie in area Stem , ovvero scienze, tecnologia, ingegneria e medicina, così come nei business study , area di formazione che diventa schiacciante nei corsi post laurea. Manager visionari del futuro Grande è infatti il successo delle Business School in Cina, con l’obiettivo dichiarato di creare la prossima generazione di business lea- der per la Cina e per il mondo. Un successo avvalorato dai numeri: la rete di 10.000 diplo- mati della Cheung Kong Graduate School of Business , uno degli istituti che dominano la formazione manageriale in Cina, è costituita da imprenditori i cui patrimoni compongono insieme il 14% del PIL cinese . Sicuramente interessante è quindi quanto afferma Bo Ji , docente e chief representative dell’istituto, su quali siano i tre aspetti che distinguono i nuovi manager da quelli della generazione precedente. Il primo è un forte orientamento alla ricerca e all’ anticipazione di nuove tendenze : i nuovi manager cinesi sono più visiona- ri, poiché sentono che la rapidità con cui il mondo cam- bia impone atten- zione all’evoluzio- ne dei trend. Secondo tratto distintivo è la forte determinazio- ne nell’ accelerare la crescita dell’azienda in termini di dimensioni , che su territori vasti co- me quello cinese è conseguibile solo con la con- divisione della leadership e la conoscenza diffusa delle dinamiche che regolano i mercati finanziari, con forte predisposizione alla gestione di capitali e investimenti, dato che la partita alla crescita di- mensionale si gioca sul terreno di fusioni, acqui- sizioni, investimenti e operazioni finanziarie, at- traendo inoltre investitori nel proprio programma. Terzo aspetto che caratterizza i nuovi leader è quindi l’importanza data alle persone: persone intelligenti e capaci sono viste come il capitale di un’impresa e la chiave del successo. Nella cultura aziendale cinese contemporanea, il capitale umano è al primo posto delle priorità, davanti a clienti, su cui i manager cinesi sono pure fortemente concentrati, e agli azionisti, posti al terzo posto. Infine, valore aggiuntivo è lo spirito di impren- ditorialità, per cui le nuove idee brillanti sono molto apprezzate e incoraggiate all’interno delle aziende cinesi, caratterizzando i manager del terzo millennio. Con 250 milioni di studenti e 15 milioni di docenti, il sistema educativo cinese è il più grande al mondo Negli ultimi 15 anni, il modello del sistema educativo cinese è stato fortemente improntato all’apertura internazionale e alla globalizzazione

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=