AS_05_2020

Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2020 FORMAZIONE approfondimenti 61 linfa per il futuro cioè “ la propensione delle aziende a coinvolgere in corsi, visite e semi- nari, ragazzi giovani, studenti dei corsi universitari in attività formative . In fondo - conclude Gronchi - non è cambiato niente: una volta gli istituti professionali lavoravano con le aziende del territorio e oggi, dopo un periodo di scarsa attività nel settore del reclu- tamento, si cercano nuove strade di fidelizza- zione. Il livello culturale forse è cambiato, si adegua ai tempi”. Ampia offerta formativa Toccando con mano quanto invece le aziende di comparti specifici stanno spingendo, Feder- tec, che nasce dalla fusione di Assofluid e Assiot, svela la sua ricetta . “Proprio per poter dar voce ai nostri soci - spiega Sasdelli - è stato inviato un apposito questionario con la richie- sta di indicare le tematiche di principale inte- resse, magari non sempre facili da reperire e a costi che permettano un’ampia partecipazione. Proprio prendendo spunto dai risultati emersi, è stato approntato il primo calendario di corsi, alcuni dei quali saranno tenuti da colleghi di aziende associate Federtec”. Di recente Federtec ha stilato un protocollo. “Più che un protocollo, abbiamo presentato il progetto Federtec Aca- demy, un mezzo per rispondere alle esigenze di formazione delle aziende del nostro settore ed essere al contempo un veicolo di informazione e aggiornamento. Il lancio dell’Academy - spiega - prevede un primo catalogo di una decina di corsi che affrontano argomenti che spaziano dalla Progettazione e il Controllo di Cuscinetti e Ingranaggi, alla Pulizia dei Componenti e la Contaminazione Industriale, a elementi di Fon- deria della Ghisa a un corso per Tecnico-Com- merciali operanti nel settore rappresentato dalla nostra associazione. I corsi saranno in moduli da 4/8/16 ore complessive, con massimo 4 ore al giorno in modalità smart learning. Abbiamo in preparazione altri corsi che saranno proposti nel prossimo autunno, su argomenti quali Additive Manufacturing, Tecnologia Cold Spray, Trat- tamenti PVD e PaCVD, Intellectual Property, Lean Selling e Organizzazione Commerciale durante e post Covid-19, Guarnizioni Pneuma- tiche e Oleoidrauliche”, afferma Sasdelli. A par- tire da febbraio 2020 in seguito all’emergenza Covid -19 la formazione si è spostata in moda- lità virtuale con un format innovativo che alterna formazione, sessioni di Q&A, momenti di con- divisione e confronto tra gli stessi partecipanti per svolgere project work e lavori di gruppo. Un contesto nuovo “Quello che mi sembra sia avvenuto nella società civile è la caduta di alcuni atteggia- menti nel sociale-economico. Si sono dimo- strati caduchi e le attività di questi settori hanno subito forti tracolli già nei primi giorni di lockdown. Esprimersi chiaramente e compiutamente aiuta il lavoro . Anche nella formazione - spiega Gronchi - dobbiamo riaf- fermare la necessità dell’approfondimento e della riflessione con i tempi e i modi che questi necessitano”. Il mondo è cambiato e ci siamo chiesti quali nuove figure professionali potrebbero o dovrebbero sbarcare nell’industria di domani. Per Gronchi si tratta di un aspetto culturale e di comportamento etico. “Mi sem- bra di capire che le aziende stiano riflettendo su questo punto e siano orientate ad attuare una selezione delle personalità scegliendo la solidità culturale. Vedremo, è ancora troppo presto per capire. Io credo che un comporta- mento etico più severo possa essere applicato anche nelle scelte del personale e dunque si chiedano maggiori garanzie in tal senso agli educatori ”, spiega. Anche per Federtec è presto per sapere se serviranno nuove figure. “Sicuramente - spiega Sasdelli - quelle attuali dovranno avere gli strumenti per potersi evol- vere e anticipare le esigenze di mercato. La flessibilità e la capacità di adattamento delle proprie modalità operative rappresentano un chiave fondamentale per la lettura di questo nuovo contesto lavorativo. Tutti i nostri corsi hanno l’obiettivo di rafforzare e aggiornare le competenze all’interno delle nostre aziende”. Anche Ucimu fatica a ipotizzare nuove figure tout court. “ Probabilmente - spiega Mariotti - ci dovrà essere una nuova reinterpretazione di ruoli già esistenti . I cambiamenti riguarde- ranno presumibilmente le competenze digitali e organizzative. La formazione dovrà quindi essere articolata in competenze tecniche e organizzative. Per quanto riguarda le figure professionali, accanto ai ruoli tradizionali legati alla produzione, che muteranno con il tempo, si stanno poi diffondendo nuovi ruoli. Il primo più rilevante è quello di operational technology, il responsabile della tecnologia digitale della fab- brica colui il quale deve capire come integrare le attività e le funzioni svolte dalle singole mac- chine e deve poi controllarle. Crescente è poi la richiesta di analytics developer e di data scien- tist che riferiscono tutti al responsabile delle operational technology, monitorando e analiz- zando i dati”, conclude Mariotti.

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