AS_05_2020

Giugno/Luglio 2020 Automazione e Strumentazione FORMAZIONE approfondimenti 60 mentre le aziende piccole attendono il norma- lizzarsi della situazione produttiva”, afferma. “Per quanto riguarda i temi, c’è un sensibile ri- torno alle competenze tecnico-professionali a discapito delle soft e managerial skill. Questa dualità, competenze tecniche versus soft skill, è ben sintetizzata dall’attività svolta dal nostro Centro Studi & Cultura di Impresa impegnato, da un lato, nel supporto alle imprese associate nell’attività formativa legata ai profili più tec- nici e, dall’altro, nello sviluppo di analisi e ap- profondimenti per comprendere caratteristiche e profili delle nuove figure professionali che servono oggi alle imprese manifatturiere”. Cambiare il punto di vista Stiamo tutti vivendo una situazione nuova e imprevista, che ci ha tolto in breve tempo molte sicurezze e abitudini, comprese quelle legate alla formazione, sia esterna sia interna all’azienda. “Resta il fatto che - spiega Fa- brizio Sasdelli, Vice Presidente e Coordina- tore della Commissione Tecnologie e Inno- vazione di Federtec - se vogliamo creare un futuro per le nostre aziende, la formazione rimane un elemento cruciale e imprescin- dibile , la cui continuità va garantita al fine di preservare quella professionalità e com- petenza che le aziende italiane hanno saputo costruire nel tempo e che ci contraddistingue in ambito internazionale”. In particolari mo- menti storici come quello in cui siamo immersi serve indiriz- zare chi deve prendere decisioni in contesti turbolenti e incerti senza avere le giuste informazioni per poter decidere. Il problema della formazione a di- stanza è dibattuto. Si parla di fornire didat- tica in forma mista, in presenza e a distanza come ha confermato Mariotti, si parla di nuovi software più interattivi, di aule at- trezzate con i supporti informatici, insomma siamo in una fase di discussione, con mol- te proposte, ma ancora nessuna decisione, ma è certo che questo tipo di didattica è entrato a ogni livello nell’educazione. La conside- razione comune è che la didattica non può essere fornita con il distanziamento socia- le . A qualunque livello educativo il rapporto diretto, il confronto, è insostituibile. Riusci- ranno i software a non farci sentire la man- canza di questi rapporti di vicinanza? Quanto valgono i webinar che affollano le giornate delle associazioni? Intanto si stanno proget- tando lezioni on-line fino alla fine dell’anno e forse oltre. Un futuro possibile Ma quali saranno i tratti salienti che caratte- rizzeranno la formazione di domani? “A mio parere - continua Gronchi - una delle caratteri- stiche principali sarà un maggiore pragmatismo e una maggiore scientificità. L’intervento dei tecnici di esperienza, provenienti dalle varie aziende in accoppiata con un docente capace di razionalizzare su basi scientifiche, le azioni, le modalità produttive, sarà indispensabile. Questo permette di formare personale, di introdurlo nella realtà aziendale ma con solide basi teoriche. In definitiva, bando alla formazione avulsa dalla realtà industriale che lascia sul campo leader (di domani) impreparati ”, spiega il docente. Secondo Ucimu, per i costruttori italiani di mac- chine utensili, robot, automazione hanno un ruo- lo fondamentale gli istituti tecnici a indirizzo meccanico, meccatro- nico, elettrotecnico, informatico . E, dopo il diploma, fondamentali sono gli ITS, scuole di alta formazione tecni- ca, che prevedono un biennio di formazione equamente distribuito tra formazione in aula e formazione in fabbrica. Per questo l’associazio- ne partecipa all’indi- rizzo dei temi di studio affinché siano il più possibile aderenti alle esigenze delle imprese costruttrici di macchine utensili. Qualcosa è cambiato da parte delle aziende. Hanno capito, come spiega Gronchi, che c’è bisogno di nuova Fabrizio Sasdelli, Vice Presidente e Coordinatore della Commissione Tecnologie e Innovazione di Federtec

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