AS_05_2020
Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2020 INDAGINE approfondimenti 43 ning) e nel controllo delle macchine in stabili- mento erano finora aree divise tra loro e spesso distribuite tra diversi sistemi IT, nell’industria interconnessa i processi informatici e di comando vengono condivisi in rete ed eseguiti in modo integrato. In tal modo, tutti i reparti aziendali hanno accesso ai dati di produzione e logistici (tracciabilità, handling, WMS, Warehouse Mana- gement Sytem). L’effetto è una benefica integra- zione orizzontale nell’intera azienda. Risulta, quindi, sempre più opportuno poter rile- vare e tracciare un prodotto e il suo ciclo di vita con tutti i dati pertinenti (conformità alle specifi- che, presenza di difetti di cui identificare le cause, tempi di evasione degli ordini). L’integrazione verticale va dall’acquisizione dati a livello produttivo, attraverso sensori, all’elabo- razione dati tramite software gestionali: è l’inte- grazione che parte dal MES (Manufacturing Exe- cution System) al sistema di controllo di gestione (ERP, piattaforme Cloud). L’integrazione verti- cale comporta anche sfide tecnologiche impegna- tive, come per esempio lo sforzo di armonizzare reti e standard diversi tra automazione e IT, dove gli aspetti organizzativi giocano un ruolo importante. D’altra parte le soluzioni di integrazione orizzon- tale possono passare attraverso la connessione con il fornitore per migliorare la supply chain comprendendo soluzioni per la collaborazione, il planning, la gestione degli ordini, il tracking per la logistica, il data analytics e altro ancora. In ambito PLM l’integrazione orizzontale permette lo scambio di informazioni tra più produttori anche in concorrenza, se si accede a piattaforme comuni. In ambito SCADA l’integrazione oriz- zontale su diverse macchine e parti di impianto permette di collegare in rete aree differenti come, macchine, sistemi di storage e risorse. Il processo di convergenza Accanto al concetto di integrazione c’è quello di convergenza. Partiamo dal presupposto che il concetto di Smart Manufacturing è una visione per cui le imprese industriali, con il supporto delle tecnologie digitali, aumentano la propria competitività ed efficienza grazie alla maggiore interconnessione e cooperazione delle risorse. Ma come si attua? Sfruttando in primo luogo un aspetto del processo di digitalizzazione che è in corso da alcuni anni: la convergenza fra IT e OT, cioè fra sistemi informativi e processi di fabbrica. In termini industriali ciò si concretizza nell’am- pliamento della connettività delle macchine e della disponibilità dei dati, in modo da migliorare le prestazioni degli impianti e diminuire il consumo di energia. In termini di piattaforme software, una delle principali criticità che integratori, progettisti e conduttori di impianto si trovano ad affrontare è quella di armonizzare i sistemi gestionali (ERP e CRM) con i sistemi di controllo e supervisione (MES, SCADA) e con i dispositivi automazione (PLC, contatori, valvole, sensori, attuatori ecc.). La sfida è di unificare dinamiche e regole relative alle tecnologie IT/IoT come TCP, SNMP, http/ REST, SOAP, XML MQTT, AMQP, CoAP, OPC UA, TSN, SQL con quelle con cui si basano i tradizionali fieldbus (Profinet, Profibus, CANo- pen, DeviceNet, EtherNet/IP, Modbus e altri) e le numerose soluzioni wireless. Modello di convergenza IT-OT (fonte: Moxa)
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