AS_05_2020
Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2020 SCENARI primo piano 21 utili e valide anche in un contesto di normalizza- zione e ripresa dell’industria europea ed italiana. “In termini di business”, ha spiegato Cavagnari, “devo dire che in Italia Delta non va male, anche se speriamo comunque che nella seconda metà dell’anno, nel periodo che va da settembre a novembre, ci sia la possibilità di un recupero dei progetti lasciati in sospeso, con l’opportunità di completare l’anno in modo positivo . Per i primi sei mesi, nel nostro Paese, non è andata così male e puntiamo a chiudere possibilmente allineandoci con i risultati dell’anno scorso e questo vorrebbe dire che tutto sommato, grazie all’importante e costante contributo dei nostri partner e clienti, siamo riusciti a mantenere i nostri obbiettivi. Considerando anche che comunque nel corso di quest’anno erano partiti diversi nuovi progetti che sono stati interrotti, ma non cancellati”. Reazione rapida La filiale italiana di Delta ha agito velocemente, prevenendo la situazione di emergenza, program- mando una messa di sicurezza delle risorse e delle attività quando il rischio non era palese. “Ancora prima che nel nostro Paese fossero applicate le misure di lock-down, come Delta Italia abbiamo provveduto a chiudere l’ufficio di Milano e di Roma. Abbiamo voluto prendere una misura preventiva che garantisse la salvaguardia di tutti i dipendenti”. Spiega Cavagnari: “Questa è stata una decisione che ho preso, chiaramente, in accordo con il top management della Corporate; che ha compreso la situazione, vedendo anche le conseguenze già avute in Asia con il lock-down di un’intera città e il blocco totale della produ- zione di una nazione importante come la Cina. Il top management si è dimostrato molto ricettivo, lasciando a noi la responsabilità di chiudere even- tualmente gli uffici, prendendo una decisione definitiva a livello locale”. Cavagnari spiega come sia stato possibile garan- tire sicurezza e continuità del business contem- poraneamente: “Ho deciso di chiudere immedia- tamente gli uffici italiani, prima che ci fosse una decisione ufficiale in merito al lock-down. Una scelta che ha impattato relativamente sul nostro business. Infatti, in Italia la nostra organizzazione era già strutturata in modo da comprendere sia la presenza in ufficio , sia le attività di home-office . Già prima avevamo tutti gli strumenti per poter agire in teleassistenza e in telelavoro , anche col- laborando con la casa-madre, oltre che tra di noi. Avevamo già tutta una serie di strumenti ai quali ne abbiamo semplicemente aggiunti altri. I dipendenti sono il nostro asset principale e la loro salvaguardia un nostro must. Quindi, prima del fatidico 8 marzo 2020 e molto prima che venisse imposto per legge, avevamo anche già provveduto a fornire i dispositivi di protezione, come mascherine , guanti , sistemi igienizzanti e abbiamo provveduto alla sanificazione degli uffici . La sede viene presidiata a turni, in moda- lità ‘shift’, solo per le attività che necessitano di presenza fisica e con il personale in numero ridotto, per garantire il distanziamento. Abbiamo cominciato a lavorare in ‘smart working’, imparando ad avere ancora più familiarità con gli strumenti di lavoro in remoto. Skype faceva già parte della nostra normale attività in conference- call da moltissimo tempo, abbiamo semplicemente aggiunto atri strumenti, come Teams e Zoom . Il lavoro non si è mai interrotto. Così abbiamo potuto fornire ai nostri clienti, che solo in parte si sono fermati durante il lock-down, tutta l’assi- stenza di cui avevano bisogno, sostenendoli con il supporto alla vendita, quindi offerte , consegne di materiale e supporto tecnico ”. Assistenza e resilienza La filiale italiana di Delta, oltre a mettere in sicurezza le sue strutture e mantenere efficienti i servizi fondamentali per i suoi utenti, è riuscita a espandere in modo consistente il lavoro in remoto e l’impegno sul fronte digitale: “ Tutte le attività si sono svolte regolarmente a distanza”. Sottoli- nea Cavagnari: “Ho chiesto ai tecnici di portare a casa, oltre al PC di cui già disponevano, anche Luca Cavagnari, Business Director & Country Manager Industrial Automation Business Group (IABG) Delta Italy
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