AS_05_2019

Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2019 METAL applicazioni 71 ed occupa stabilmente 1.400 dipendenti tra Italia, Europa e Nord Africa. Motore dello sviluppo, l’innovazione per Feralpi è una componente imprescindibile della propria strategia aziendale affinché la ricerca della competitività passi attra- verso progetti capaci di dare concretezza alla sostenibilità. Ovvero, raggiungere le migliori per- formance tecniche riducendo i consumi, abbat- tendo le emissioni e incrementando gli standard di sicurezza in una progressione continua utiliz- zando le migliori tecnologie disponibili: tra que- ste è possibile annoverare il sistema APC propo- sto da Alperia Bartucci. Alperia Bartucci è attiva nello studio, nella pro- gettazione e nella realizzazione di interventi di efficienza energetica industriale, anche con inve- stimenti diretti, ed offre ai propri clienti consu- lenza tecnica e gestionale in ambito energetico. Presente su tutto il territorio nazionale con sedi operative a Soave, Milano e Falconara M.ma, Alperia Bartucci segue oggi oltre 300 clienti dislocati in tutta Italia e si avvale di un team di lavoro composto da più di 50 professionisti capaci di individuare le migliori soluzioni per minimiz- zare i consumi energetici dei processi produttivi. Descrizione del processo La υ Figura 2 mostra una pagina della Graphi- cal User Interface (GUI) del sistema APC svi- luppato, nella quale viene riportata una rappre- sentazione schematica del forno di preriscaldo analizzato. Il forno analizzato è di tipo pusher type: le 138 (m b =138) billette all’interno del forno sono poste una vicina all’altra e il loro transito viene attuato mediante l’azione di opportuni spintori. Le billette vengono cari- cate singolarmente o a coppie e la loro tempe- ratura di ingresso nel forno può essere molto varia (range 0-910 °C). La temperatura super- ficiale delle billette in ingresso viene misurata attraverso l’azione di due pirometri ottici posti vicino all’entrata del forno ( υ Figura 3 ). La produttività del forno può raggiungere le 170 t/h. Il forno è suddiviso come segue: la zona 1 permette un preriscaldo iniziale delle billette, le zone 2 e 3 effettuano il riscaldo vero e proprio mentre l’egualizzazione viene effettuata dalle zone 4 e 5 (disposte una vicina all’altra per- pendicolarmente all’asse del forno). La tempe- ratura superficiale delle billette in uscita viene misurata da un pirometro ottico posto dopo le prime tre gabbie di laminazione ( υ Figura 4 ). Un range di esempio per la temperatura di uscita delle billette è 930-1030 °C. Le speci- fiche per la temperatura di uscita delle billette possono variare in base al diametro del prodotto finito richiesto. La combustione all’interno del forno è regolata da controllori PID (Propor- tional Integral Derivative) di temperatura che Figura 2 - Rappresentazione schematica del forno di preriscaldo Figura 3 - Fotografia della parte di infornamento delle billette Figura 4 - Fotografia della parte di laminazione delle billette

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