AS_5_2018

Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2018 TRASPORTI applicazioni 73 produttori di pannelli si al- lontanano da una soluzione chip-on-glass per passare a un circuito stampato ester- no contenente un circuito di gestione dell’alimenta- zione LCD (PMIC) a pola- rizzazione, gamma buffer, tensione comune (Vcom, common voltage) e/o un tra- sduttore di livello per una migliore efficienza energeti- ca. I display grandi (a forma libera) realizzati combinan- do diversi pannelli ‘senza bordi’ richiedono trasduttori di livello ad alta tensione per attivare e disattivare i driver del gate integrati. I componenti fondamentali di un display automobilistico Come mostrato nella Figura 2 , un tipico modulo TFT LCD comprende un pannello TFT, un dri- ver di retroilluminazione a led, un controller di temporizzazione (Tcon), driver di sorgente e del gate, un alimentatore a polarizzazione LCD, trasduttori di livello, Vcom e gamma buffer. Pannello LCD TFT Esistono due diverse prospettive che possono descrivere un LCD TFT: la prospettiva della sezione trasversale e la prospettiva verticale . Nella prima prospettiva, la sezione trasversale del display LCD TFT è una struttura a san- dwich costituita da un polarizzatore, un filtro di colore, vetro, cristallo liquido e retroillumina- zione. Vedere la υ Figura 3. Tra il cristallo liquido e il vetro sono posti degli elettrodi e transistor a film sottile (TFT), composti soli- tamente da ossido di indio-stagno (ITO). Un segnale di comando applicato all’elettrodo della cella fa ruotare il cristallo liquido. A seconda dell’orientamento del polarizzatore, il display è un display normalmente nero (nessun segnale di comando, opaco, come quelli usati per i televi- sori) o un display normalmente bianco (nessun segnale di comando, trasparente, come quelli usati per i monitor). Nella prospettiva verticale , osservando il pannello con una lente d’ingrandimento si nota l’aspetto del circuito di controllo in un AMLCD. La disposizione del metodo di in- dirizzamento AMLCD consente di indirizzare ogni pixel, o più precisamente ogni subpixel. Tre subpixel (uno rosso, uno verde e uno blu) creano un pixel, come mostrato nella υ Figu- ra 4 . Un’altra possibilità, nota come LCD a matrice passiva (PMLCD) consiste nell’indi- rizzare ciascun pixel per più di una frequenza di fotogrammi (1/frequenza di aggiornamento) come 1/60 Hz. Nel caso del TFT, l’elemento di commutazione non è necessario. Tuttavia questo metodo non è Figura 3 - Sezione trasversale di un LCD Figura 4 - Dal pannello al subpixel

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