AS_5_2018

EVENTI primo piano 28 Giugno/Luglio 2018 Automazione e Strumentazione do che questi si accodino tutti a valle del pro- cesso di rilascio: è il cosiddetto Shift-Left , cioè lo spostamento dei problemi a sinistra (rispetto allo schema che allinea i vari step del processo), quindi verso l’inizio del processo stesso, facili- tandone l’affronto e riducendo la complessità. All’interno del gruppo Farma di Aused è stata sviluppata l’idea di applicare la metodologia DevOps a tutte le applicazioni, integrandola con step specificamente pensati per gli ambiti validati. Si è visto che integrando tale meto- dologia con strumenti software di mercato si può portare l’intero ciclo di vita del software (validato e non) a un livello di ingegnerizza- zione tale da poter ottenere reali benefici in tutta la fase di validazione. L’obiettivo è una riduzione dei costi di validazione dal 25-30% al 8-10%, oltre a un innalzamento complessivo della qualità del software. Secondo una ricerca EMA del 2016, su un campione di 400 aziende IT si può constatare che chi ha incrementato almeno del 10% la frequenza dei propri rilasci adottando Agile e DevOps - e di conseguenza applicando testing ottimizzato in un processo di Continuous Deli- very - ha ottenuto un incremento di 2.5x delle probabilità di ricavi superiori al 10%. Ciò significa che a fronte di una riduzione dei costi del rilascio, determinata dall‘ottimizzazione del ciclo di produzione e rilascio del software, si è percepito anche un apprezzabile incre- mento del margine. Le aree di intervento principali di tali iniziative sono state: per il 42% l’accelerazione dei pro- cessi di rilascio dei servizi (DevOps, Release Automation) e per un altro 42% l’incremento della qualità del software (Testing & Quality Assurance). Tra gli altri esempi e case study presentati nella giornata Ispe non sono mancati esempi di innovazione spinta derivante da ricerche a carattere fortemente interdisciplinare. Come quello descritto da Leonardo Zanus di Mas- simi Sistemi che ha illustrato una esperienza condotta con l’ EVA Lab - laboratorio del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Neuro- scienze dell’Università di Siena, specializzato in Eye Tracking a neuroscienze della visione - finalizzata a “ridurre l’errore umano nei pro- cessi critici grazie alle neuroscienze cognitive”. L’errore umano è indicato dall’Irish Medici- nes Board (oggi HPRA) come causa-madre di oltre il 25% dei difetti documentati (deviazioni, errori di laboratorio, problemi in fase ispettiva ecc.) nonché la causa di ben il 90% dei richiami dovuti a problemi di confezionamento ed eti- chettatura. Il progetto sviluppato dall’EVA Lab ha mostrato come, tramite l’impiego di com- petenze e tecnologie evolute nel campo delle neuroscienze, in particolare visive, sia possibile adottare un approccio scientifico e misurabile per quanto riguarda il controllo e la riduzione degli elementi di distrazione o interferenza all’origine dell’errore umano. Schema sintetico della Digital Transformation presentato dal professor Ravarini

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