AS_5_2018

EVENTI primo piano 27 Automazione e Strumentazione Giugno/Luglio 2018 innovative; maggiore competitività del pro- dotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dell’IoT; maggiore efficienza e produttività attraverso minori tempi di set-up, riduzione errori e fermi macchina. D’altra parte ci deve essere la consapevolezza che l’Industria 4.0 non è un facile modello applicabile rapidamente ma è un lungo viaggio per consentire alle tecnolo- gie di raggiungere la maturità e ciò può richie- dere anche 10-15 anni. Ecco allora la possibile roadmap verso quel traguardo, che passerà attraverso: soluzioni pilota, poco rintracciabili per ora come prodotti sul mercato e presenti soprattutto come vetrine o soluzioni di laborato- rio in via di sviluppo; impianti pilota completi, come esempi di utilizzo di Industria 4.0 nel medio termine guidati principalmente dalla tec- nologia; diffusa adozione di soluzioni standard attraverso i canali di connettività esistenti e con una graduale sostituzione dei macchinari; infine la transizione alla vera Industria 4.0 quando l’infrastruttura di connettività sarà adattata alle nuove esigenze e agli standard. Il settore Life Science Nell’industria farmaceutica il peso delle esigenze di compliance e delle regolamen- tazioni di settore, unite al recente focus su ‘Data Integrity’, hanno frenato l’adozione di innovazioni quali Cloud, Mobile, SaaS, Blockchain, UX, Big Data, Analytics, IoT, IIoT, Augmented Reality/Virtual Reality e altre. La spinta dei piani di Industria 4.0, sebbene fornisca un ulteriore stimolo grazie anche ai benefici fiscali, corre il rischio di essere rallentata da esigenze dettate dalla conformità da parte dai responsabili di Assi- curazione Qualità, Convalida, Qualifica e Sicurezza delle Aziende Farma- ceutiche. Proprio a questo riguardo Ispe e Gamp hanno atti- vato diversi gruppi di lavoro per pro- durre documenti e linee guida per fare in modo che innova- zione non sia in con- trasto con il rispetto delle regolamenta- zioni e per sostenere chi i sistemi IT/OT li deve sviluppare e convalidare. Nel settore Life Science si vede comunque un nuovo fermento verso le tecnologie IT/OT e lo si è visto in questa Giornata di Studio che Ispe e Aused hanno organizzato in collaborazione con Gamp Forum Italia e con il patrocinio di Afti, Anipla, Assintel, CSA Italia, PDA Italia. Esempi interessanti sono quelli dell’applica- zione del DevOps , illustrato da Andrea Pro- vini , Cio di Bracco e presidente Aused e da Marco Casu , di Consoft Sistemi. DevOps (Developer-Operation) è la metodologia che permette la cooperazione armonica fra quei ruoli dell’IT che possono tipicamente entrare in conflitto, causando ritardi nel processo di deli- very del software. L’adozione di strumenti e best practice DevOps introduce semplificazione e accelerazione del rilascio del software, contribuendo al raggiun- gimento di un elevato grado di qualità del pro- dotto finale. Grazie ai principi e agli strumenti che permet- tono di introdurre DevOps nella propria area IT, i team di sviluppo Agile possono ottenere un ulteriore boost nell’attuazione degli sprint di progetto: DevOps permette infatti di elimi- nare tutti i ritardi e gli errori che si generano nel coordinamento dei diversi ruoli coinvolti nel rilascio del software. Una volta coordinate al meglio le risorse coinvolte nel processo di rilascio, DevOps rende l’intero ciclo: conti- nuous , ripetibile, cross-environment, incremen- tale, monitorato. Questi valori si traducono in evidenti risparmi nei costi di delivery e in un incremento del time-to-market . Incrementando la frequenza e la rapidità dei rilasci attraverso l’automazione dei processi, è possibile anticipare l’individuazione di proble- matiche del software o dei suoi requisiti, evitan- Lo schema DevOps

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=