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Maggio 2024 n Automazione e Strumentazione Applicazioni 50 BIOMEDICALE sione di corrente e quindi il rischio di folgo- razione. Questo è uno dei motivi per cui esistono stan- dard più severi per i dispositivi medici per uso domestico e un ottimo esempio di come l’evo- luzione della tecnologia di riscaldo possa sod- disfare meglio tali standard. Un nuovo contesto A differenza dei dispositivi medici in ambito clinico, i dispositivi medici domiciliari non possono essere progettati presupponendo la presenza di un operatore addestrato in loco, in grado di utilizzare prese e apparecchiature testate secondo una procedura prestabilita. Ne consegue che le precauzioni di sicurezza devono essere integrate nella progettazione stessa del dispositivo. Un modo per migliorare la sicurezza del paziente è quello di includere un trasformatore di isolamento. I trasformatori di isolamento però sono notoriamente grandi, ingombranti e costosi, il che non agevola l’o- biettivo della miniaturizzazione dei disposi- tivi medici per uso domiciliare. Sicurezza o miniaturizzazione? Qual è dunque la soluzione per garantire la sicurezza senza dover ricorrere a tecnologie ingombranti e costose? È necessario adottare un approccio sistemico sin dalla progettazione dei dispositivi. Facciamo un esempio molto semplice: se è richiesto che la corrente di dispersione totale di un dispositivo sia inferire a 100 μA, non è suf- ficiente integrare un riscaldatore con corrente di dispersione di 95 μA. Sebbene questo tipo di riscaldatore soddisfi le specifiche indicate, impiegherebbe la maggior I riscaldatori ad alta tecnologia consentono di mantenere una temperatura ottimale e umidificare rapidamente il gas somministrato dai dispositivi respiratori

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