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Automazione e Strumentazione n Maggio 2024 Approfondimenti 33 COVER STORY gliesse in modo trasparente i dati provenienti da controllori di brand diversi e da sistemi di comu- nicazione con bus di campo differenti. Il progetto è stato sviluppato con un approccio ibrido introducendo strumenti in Edge, che lavo- rano sul campo vicino alle macchine (OT), e altri strumenti su public cloud (IT). La piattaforma utilizzata per questo ultimo scopo è Microsoft Azure che fornisce una serie di standard per quanto riguarda l’affidabilità e la sicurezza delle soluzioni utilizzate. I requisiti Il progetto Digital Factory si era posto come obiettivo principale la raccolta e il processamento in tempo reale dei dati provenienti dagli impianti delle linee di produzione, al fine di monitorare e ottimizzare i processi produttivi. Le informazioni che sono state individuate come necessarie erano: • Conteggi delle unità prodotte conformi e dei prodotti scartati (con relativa causa dello scarto) • Tempistiche degli stati delle macchine di primo e secondo livello • Dati di processo, come valori di pressione, dimensioni, potenza e consumi Oltre alla visualizzazione dei dati in tempo reale, c’era l’esigenza di memorizzarli e archiviarli per consentire l’analisi delle performance delle linee di produzione su interi turni, settimane, mesi e anni passati. Le interfacce, i grafici e i pannelli dovevano essere flessibili in modo che potessero essere modificati nel tempo senza richiedere com- petenze specifiche in ambito IT, ma utilizzando strumenti visuali come PowerBI, accessibili sia ai tecnici manutentori che al personale di produ- zione responsabile dell’elaborazione dei KPI. La flessibilità doveva essere tale, che tutte le configurazioni risiedessero in un solo punto, al fine da poter essere consumate e alimentate indipendentemente dall’ambiente di esecuzione. Data la presenza di un ecosistema di Microsoft 365 e in particolare di SharePoint, utilizzato per le attività documentali, l’interfaccia di gestione della configurazione doveva integrarsi al fine di garantire un’esperienza unica di utilizzo. La sicurezza doveva essere gestita attraverso Active Directory per regolare i permessi e l’accesso alla configurazione. In termini di affidabilità della soluzione, l’atti- vità di raccolta delle informazioni non doveva influenzare il regolare funzionamento delle macchine, ma piuttosto essere ‘sacrificabile’. La soluzione poteva necessitare della connettività Internet, ma doveva essere tollerante a tempo- ranee indisponibilità della stessa. Questo poteva tradursi in ritardi nelle trasmissioni delle infor- mazioni in entrambi i sensi, ma non nella perdita delle stesse. Architettura di sistema

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