AES_4 2022

FOCUS Approfondimenti 55 INDAGINE Automazione e Strumentazione n Maggio 2022 A differenza dei tradizionali strumenti di automazione del workflow in cui le attività automatizzate sono basate su sorgenti strutturate di dati e i sistemi di back- end sono interfacciati tramite API (Application Pro- gramming Interface) o linguaggi di scripting dedicati, i sistemi di RPA sono in grado di gestire anche dati non strutturati (documenti scannerizzati, immagini, video ecc). In altri termini, i sistemi di RPA sviluppano la lista di azioni ‘osservando’ l’utente svolgere deter- minati task nella GUI (Graphical User Interface) del sistema in cui operano. La tecnologia RPA mutua, inoltre, metodi di intelli- genza artificiale (AI) per le operazioni di screen scra- ping, riuscendo a riconoscere i contenuti informativi e a prelevarli direttamente dalle schermate di un applica- tivo o di un sito web. Oltre ai bot per rispondere agli utenti o per interrogare le macchine, i software RPA possono automatizzare l’inserimento di informazioni nel CRM o nel ERP. Ancora, nella corretta configurazione di un’architet- tura di analisi di Big Data, i software RPA possono servire alla preparazione dei dati, raccogliendoli, integrando fonti diverse e ottimizzandoli, eliminando ripetizioni e dati spuri. In definitiva la Robot Process Automation è la capacità di gestire grandi volumi di attività ripetitive, automatizzate e gestite tramite ‘agenti software’. Lavoro e Mercato È utile fare un passo indietro per inquadrare il fenomeno RPA. Oggi il cloud e le tecnologie digitali hanno eli- minato procedure di programmazione e calcolo pesanti e costose. Gran parte delle funzioni aziendali sono stan- dardizzabili se non automatizzabili. Ma la mancanza di conoscenza e l’incertezza della governance stanno ancora limitando l’adozione su larga scala di soluzioni RPA. Ne è una riprova il fatto che buona parte delle imprese , specie le piccole e medie , conoscono perfet- tamente il proprio prodotto dal punto di vista tecnico e del mercato, ma hanno diverse carenze dal punto di vista amministrativo, finanziario e gestionale. Stanno comunque emergendo dei segnali precisi: dall’IT alle vendite, dalla contabilità alla gestione dei fornitori, la necessità di ridurre i costi, incrementare la qualità e migliorare il posizionamento competitivo stanno spingendo l’adozione di soluzioni RPA. Se poi allarghiamo lo sguardo al mercato globale, un rapporto Gartner calcola che nel 2021 il volume di vendita dell’RPA ha raggiunto 1,9 miliardi di dollari con una previsione di crescita, spinta anche dallo smart working, fino a 13 miliardi nel 2030. Altre ricerche, di provenienza Globe Newswire , prospettano numeri ancora superiori (2,65 miliardi di dollari nel 2021 e 23,9 nel 2030 con tasso medio di crescita del 27,7%). Quanto all’Italia, gli ultimi dati forniti dall’ Osservato- rio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano stimano un investimento in soluzioni RPA / AI pari a circa 300 milioni di euro. Società come IBM, UiPath, Automation Anywhere, WorkFusion, BluePrism e l’italiana Reply hanno introdotto piani a lunga scadenza per realizzare ecosistemi digitali combinando differenti tecnologie. In questo senso va osservato che la scelta di un fornitore di software RPA dipende da fattori diversi, come il numero di bot che si prevede di utilizzare e i tipi di processi da automatizzare. Bisogna inoltre conside- rare il fatto che non basta un buon software per automa- tizzare un processo, ma è fondamentale affidarsi a chi possiede non solo competenze informatiche e digitali ma anche organizzative e di change management. Parliamo di bot Nell’RPA un ‘bot’ (abbreviazione di ‘robot’, anche chiamato ‘software bot’ o ‘internet bot’) è un pro- gramma che opera al posto di un utente ovvero un ‘agente’ che simula un’attività svolta da un operatore umano. I bot sono disegnati tipicamente per lavorare in rete, autonomamente, comunicando con altri bot o RPA Global Market Size (fonte: Globe Newswire)

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