AS_04_2021

Maggio 2021 Automazione e Strumentazione EVENTI primo piano 16 questa componente tecnologica nelle diverse fasi del processo produttivo. In effetti, se guardiamo al ruolo che prima aveva il software nello svi- luppo di una macchina troviamo che ricopriva solo una piccola parte mentre il grosso era coperto dalla parte meccanica e da quella elettrica: “Oggi il paradigma è completamente cambiato: il sof- tware entra fin dalle prime fasi di sviluppo della macchina e accompagna l’utente step by step, minimizzando il rischio di errore e riducendo i tempi di sviluppo. Gli utilizzatori di macchine e di automazione chiedono di avere ovunque inter- facce su base web e con facilità d’uso, con tanto software installato direttamente sulle macchine”. Una tendenza confermata da Giovanni Di Pumpo , Direttore Commerciale Eplan Software & Service che descrive l’impegno di chi produce software di progettazione a migliorarlo continua- mente perché possa essere il cuore di un sistema di automazione perfettamente integrato. Questo approccio si applica anche ai quadri elet- trici, come spiegano alla Rittal . “Ogni quadro è diverso dagli altri - osserva Alberto Gironi, Responsabile Rittal Automation Systems - ma è fondamentale che si usino elementi componibili e standardizzati; ogni quadro elettrico si basa su una scelta di componentistica che sia di qualità, risponda a normative del luogo dove la macchina opererà e che sia digitale. C’è sempre più la pos- sibilità di aprire il nostro mondo a progettisti che possano scegliere tramite il gemello digitale”. Quello del Digital Twin è un concetto che non si associa facilmente a una realtà come un quadro elettrico; invece si può parlare di quadro elettrico virtuale, rappresentato in 3D. “Oggi col software - aggiunge Di Pumpo - si può far dialogare il quadro virtuale direttamente con le macchine, ottenendo le informazioni precise legate alle caratteristiche e al posizionamento della macchina, senza perdere dati ed evitando errori e perdite di tempi indesi- derate; per poter poi andare a costruire il quadro che risponda alle esige reali e facendo le verifiche preventive di fattibilità e di sostenibilità”. Il gemello digitale è indubbiamente un tema di grande attualità: “È un concetto - sottolinea Giberti - che va oltre la semplice simulazione che si faceva nella progettazione tradizionale. Il progettista può raggiungere più facilmente gli obiettivi richiesti in quanto il gemello digitale può essere utilizzato dagli utenti finali e quindi verificato in anticipo. Offre inoltre vantaggi sul lato commerciale, in quanto consente di affrontare meglio il mercato e le sue variabilità. E poi offre evidenti vantaggi sul versante della manutenzione”. Flessibilità e sostenibilità Una delle frontiere dell’innovazione nel manu- facturing è rappresentata dai sistemi di trasporto intelligenti a carrelli indipendenti o anche a levi- tazione magnetica, che costituiscono una tecnolo- gia di forte disruption rispetto a sistemi e metodi precedenti. “È un trend - osserva Carlo Cuppini , Sales manager di B&R Automazione Indu- striale , società del Gruppo ABB - che porta verso linee di produzione flessibili e vantaggiose anche per batch sempre più piccoli. La spinta innovativa in questo senso viene anche dall’evoluzione del mercato, dove soprattutto l’avvento dell’e-com- merce esalta l’esigenza di maggiore flessibilità”. Dopo la robotica, una delle tecnologie che hanno profondamente cambiato il settore è stata l’intro- duzione dei sistemi di movimentazione a carrelli indipendenti: col vantaggio di poter disaccop- piare la cadenza delle stazioni di processo, così da evitare i colli di bottiglia che si presentavano con la movimentazione tradizionale sequenziale. Un nuovo paradigma che sta emergendo è quello di soluzioni di movimentazione a levitazione magnetica che consentono di introdurre nuovi approcci all’assemblaggio: di passare cioè dalle linee alle aree di produzione, la produzione non è più su una linea e non è sequenziale. “Tutta la complessità - precisa Cuppini - è riversata sul sistema di trasporto che però è riconfigurabile e velocemente riprogrammabile. L’isola di produ- zione si presta a processare un enorme numero di prodotti molto diversificati e anche quelli non ancora immaginati, riadattandosi continua- mente ad ogni nuovo tipo di prodotto. Il concetto si può estendere e si arriva all’idea di collocare sul sistema di movimentazione non solo il pro- dotto ma anche tutti i componenti che si devono assemblare su di esso”. L’ulteriore vantaggio è di poter riprogrammare il flusso produttivo durante il runtime e di ripensare completamente le linee in base alle nuove esigenze. Non mancano i bene- fici anche dal punto di vista dell’efficienza ener- getica: queste nuove soluzioni sono a recupero Il costruttore Breton ha implementato un sistema Smart Scada

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