AS_04_2020

speciale Maggio 2020 Automazione e Strumentazione 82 VISIONE E ID NELLE PROSSIME PAGINE LA RASSEGNA DI PRODOTTI E SOLUZIONI Identificazione automatica e visione per la produzione @armando_martin I sistemi di visione, tracciabilità e identificazione permettono di elevare gli standard di qualità nei processi produttivi grazie a controlli indipendenti e oggettivi. Tecnologie avanzate sono in grado di effettuare misure accurate, riconoscimento dei difetti, conteggio e classificazione di prodotti in base a prefissati parametri di qualità, consentendo così drastiche riduzioni dei tempi di processo. Armando Martin L’occhio e la visione sono stati oggetto di analisi contrastanti fin dall’antichità. Platone scrisse che la luce emanava dall’occhio stesso, individuando e avvolgendo gli oggetti con i suoi raggi. All’inizio del decimo secolo, il clinico di Bagh- dad, Al-Razi, notò la contrazione e la dilatazione della pupilla. Un secolo dopo, Ibn al-Haytham, scienziato di origine araba, annotò nel suo “Book of Optics” che l’occhio era ferito da una forte luce. Entrambi gli studiosi giunsero alla conclu- sione che era la luce a colpire l’occhio e non vice- versa, ponendo le basi della cosiddetta ‘ teoria dell’intromissione ’. Nel Rinascimento ebbero un ruolo importante lo sviluppo della prospettiva lineare nella pittura, la comprensione dell’anatomia oculare, il ricono- scimento della forma reale della lente, lo studio e la realizzazione della camera oscura e delle lenti per occhiali. Tutti questi progressi fornirono gli ingredienti essenziali per la teoria delle imma- gini retiniche di Keplero, pubblicata nel 1604. Nel ventesimo secolo si afferma- rono gli studi della teoria com- putazionale e le discipline neu- rofisiologiche , in base alle quali l’essere umano è assimilabile un elaboratore di informazioni, per cui la conoscenza, la compren- sione e la visione, sono una serie complessa di processi che portano alla costruzione di varie rappre- sentazioni della realtà. Contestuali a questi sviluppi teorici, verso la fine degli anni 70 comparvero sul mercato i primi sensori di imma- gine allo stato solido CCD, seguiti dai più recenti CMOS, che in pochi anni sostituirono completamente i tubi catodici. Queste tecnologie, combinate con algoritmi e tec- niche computazionali, furono adottate nell’indu- stria dando origine ai moderni sistemi di visione. Sempre nel ventesimo secolo il concetto dei sistemi di visione si è intrecciato con quello di identificazione. Nel 1948 due studenti dell’U- niversità di Drexe, Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, svilupparono l’idea dei codici a barre (barcode) per automatizzare le operazioni di cassa di un’azienda alimentare. Il successivo svi- luppo della tecnologia laser ha visto la diffusione del barcode in tutti i settori merceologici con oltre 30 diversi formati. Visione I sistemi di visione artificiale (o Machine Vision, MV) stanno raggiungendo la maturità, con impie- ghi che vanno dal controllo degli assemblaggi e della corretta sequenza produttiva, dalla verifica finale e in linea della qualità del prodotto, fino ai sistemi di bin picking in grado di afferrare oggetti alloggiati all’in- terno di cassette o cassoni. Oggi, in piena quarta rivoluzione industriale, i sistemi di visione ven- gono utilizzati anche per rendere intelligenti robot, cobot e navette per la movimentazione delle merci all’interno degli stabilimenti. In termini di controllo qualità i sistemi MV permettono di ricono- scere la quasi totalità delle difetto- sità di un prodotto. Tutto ciò ha un immediato riscontro economico in quanto si riflette sia nella riduzione degli scarti, sia nell’abbattimento Copertina del trattato “Book of Optics” (Ibn al-Haytham, 1572)

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