AS_04_2020

La capacità d’integrazione dei dati fornita dal BIM permette ai vari attori coinvolti nel ciclo di design di coordinare meglio il processo di progettazione, con vari benefici in termini di efficienza, produttività, contenimento dei costi, riduzione degli errori e delle duplicazioni. Stato del BIM in Italia In Italia, Assobim , l’associazione che promuove la filiera tec- nologica del BIM, ritiene che la diffusione sul territorio nazio- nale di questo modello, inteso come cambio di paradigma nei processi di progettazione, realizzazione e manutenzione delle opere costruite, possa costituire “uno dei principali driver della cosiddetta edilizia 4.0”. “Il BIM - scrive il presidente di Asso- bim, Adriano Castagnone, nella prefazione dell’Assobim BIM Report 2019 - è un nuovo modo di gestire il progetto edile e infrastrutturale che offre numerosi vantaggi in termini di con- trollo dei processi progettuali e costruttivi, ottimizzazione dei tempi e dei costi, gestione del cantiere e successiva manuten- zione del costruito per l’intero ciclo di vita”. L’indagine 2019 sulla diffusione del BIM in Italia ha sondato un campione di oltre 600 operatori, costituito da studi di progetta- zione (oltre il 62% del campione), società di ingegneria, imprese di costruzioni e manutenzioni, committenti del settore pubblico e privato, produttori di materiali e componenti. Per quanto riguarda il grado di conoscenza e utilizzo del BIM, oltre la metà del campione risulta conoscere e usare tale metodologia, mentre un altro 40% circa la conosce ma non la usa o ne fa un uso par- ziale. Infine, solo una ridotta percentuale (inferiore al 10%) non è a conoscenza del paradigma BIM. Riguardo all’epoca d’introduzione del BIM in azienda, a partire dal 2012 si registra una crescita costante, che culmina nel 2018, anno in cui quasi il 17% del campione risulta aver introdotto il building information modeling nella propria organizzazione. Inoltre, tra coloro che ancora non hanno adottato il BIM, circa l’11% prevede d’introdurlo in azienda nell’arco di un anno, mentre quasi il 20% ritiene che lo adotterà nei prossimi tre anni. Il BIM Report 2019 ha anche l’obiettivo di sondare il reale grado di percezione, da parte degli operatori del settore, dei vantaggi operativi, economici e competitivi, forniti dal para- digma BIM: dai risultati delle interviste emerge che “oltre il 70% del campione è molto o abbastanza convinto che l’ado- zione del BIM sia in grado di contribuire fortemente (fino a un terzo in meno) alla riduzione del costo iniziale di costru- zione e dei costi relativi all’intero ciclo di vita dell’edificio, nonché alla riduzione (fino al 50% in meno) del tempo com- plessivo di realizzazione dell’opera, dall’avvio al completa- mento dei lavori”. Sulle criticità introdotte dall’adozione e dall’utilizzo diffuso della metodologia BIM, e sulle difficoltà che essa comporta per gli operatori e le loro relazioni con il mercato, gran parte degli interpellati (circa due terzi del campione) si ritiene molto o abbastanza convinta che la clientela non sia ancora in grado di comprendere i benefici forniti dal BIM, e che sia quindi neces- sario attuare iniziative mirate a diffondere un adeguato livello di consapevolezza.

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