AS_04_2020
Automazione e Strumentazione Maggio 2020 SCENARI primo piano 29 mento fiduciario); tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l’alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone e conseguentemente dell’evolu- zione dell’epidemia sul territorio. Inoltre, anche i sistemi di analisi dati , tecnologie hardware e software utili per la gestione dell’emergenza sani- taria. Non solo, al termine della raccolta di pro- poste idee è nata una vera e propria task force di esperti per valutare e proporre soluzioni tecnolo- giche data-driven per la gestione dell’emergenza sanitaria, economica e sociale. L’idea su cui si basava la task force è che l’in- novazione tecnologica e la digitalizzazione potes- sero dare un contributo significativo attraverso la raccolta e l’analisi di dati, nel rispetto delle normative sulla privacy, per l’adozione di tutte le misure necessarie a fronteggiare la crisi. Da un lato la ‘chiamata’ da parte delle istituzioni, ma dall’altra ci sono i medici di base e gli specialisti che ogni giorno stanno sperimentando le solu- zioni tecnologiche per la cura a distanza . È scesa in campo la Federazione Italiana medici di medicina generale sottolineando come nei periodi di picco del contagio si sia cambiato approccio, il rapporto medico-paziente ha subito una evolu- zione tecnologica come non la si vedeva da anni, così come le aziende e le tecnologie dedicate allo smartworking . Dalle infrastrutture che guardino alle e-mail , a Skype , persino a Whatsapp , con un occhio alla privacy. Allo stesso tempo, si è cominciato a premere sul pedale dell’acceleratore della ricetta medica dematerializzata . Dunque sul piano tecnologico si spinge sull’utilizzo delle piattaforme che funzionano ma i cui servizi sono ancora poco sfruttati, dall’altro, l’intelligenza artificiale, per esempio, è ancora molto da appli- care, specie in ambito sanitario. La potenza del software Le aziende tecnologiche, le software house, non sono state con le mani in mano e, come le imprese che hanno, per un momento, messo da parte il core business mettendosi al servizio di chi necessitava di componenti per macchinari o di materiale sanitario, le software house hanno fatto la loro parte. Come il caso di Zucchetti , la software house di Lodi, quello che fu il cuore della prima zona rossa, che ha proprio pensato a una soluzione di telemedicina. Sposando il pro- getto di un medico ma anche direttore generale dell’ Ospedale di Lodi , Massimo Lombardo , la società ha implementato un software specifico per monitorare , anche al di fuori della struttura ospedaliera, i parametri necessari a comprendere lo stato di salute del paziente in via di guarigione da Covid-19. Quando venne lanciato era possibile monitorare a distanza la temperatura corporea, saturazione e battito cardiaco. La semplicità di utilizzo del dispositivo e di raccolta delle infor- mazioni faceva sì che il paziente potesse essere autonomo e gestirsi da casa. I dati venivano infatti raccolti tramite call cen- ter o in automatico grazie alla tecnologia IoT: in questo modo è stato possibile seguire a distanza i pazienti meno gravi e intervenire in caso di emergenza grazie a un sistema di alert struttu- rato. Negli obiettivi di Zucchetti, c’è molto di più, infatti, attraverso questo software sarà pos- sibile fare analisi predittive sull’andamento delle malattie attraverso algoritmi di intelligenza artificiale . “L’emergenza che abbiamo dovuto fronteggiare, la tipologia dei malati che presenta- vano un quadro clinico spesso molto complesso ha richiesto, da parte di tutti gli operatori uno sforzo straordinario”, ha dichiarato Lombardo. “Abbiamo investito grandi energie a partire dal Pronto Soccorso alla Terapia Intensiva ma, con la stessa intensità, abbiamo voluto occuparci anche di chi rientra a casa dopo il ricovero o deve superare l’infezione restando al proprio domi- cilio. La collaborazione con il gruppo è stata fondamentale perché ci ha consentito di fare un passo ulteriore nella direzione dell’integrazione tra ospedale e territorio”. Dalla piattaforma al robot in corsia È sbarcata anche in Italia la piattaforma Care Connect , sviluppata dalla società svedese KRY , gratuita, permette incontri virtuali tra medici e pazienti e vi è anche la possibilità di fare video appuntamenti. Secondo quanto riporta l’Agi, Alcune tecnologie di assistenza remota erano già presenti in ambito ospedaliero a scopo di radioprotezione, in presenza di intensi campi magnetici (RMN) o di radiazioni ionizzanti (radiografia, Tac, Pet ecc.)
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