AS_04_2020

Automazione e Strumentazione Maggio 2020 SCENARI primo piano 17 operativi, con effetti positivi sulla riduzione dei fermi mac- china. “Nel futuro, vediamo entrare in gioco i modelli ‘pay- per-use’ per attrezzature di processo. Sotto questo modello di business, chi gestisce gli impianti potrebbe affittare una risorsa con un contratto di servizio e manutenzione, pagando per l’utilizzo piuttosto che per il suo possesso”. Conside- rando che il 75% del capitale investito in un nuovo impianto tipicamente se ne va negli asset di produzione, aggiunge Borgne, è facile comprendere la capacità d’attrazione della servitization, senza poi menzionare i costi operativi e di manutezione che normalmente occorrerebbe gestire. Nel settore energia, Schneider Electric non è certo l’unica a guardare con positività al modello servitization e alle poten- zialità della digitalizzazione: solo per fare un altro esempio recente, si può ricordare, nel 2018, l’annuncio della fornitura, da parte di GE , di soluzioni software, basate sulla piattaforma Predix, alla divisione Global Thermal Generation di Enel . Soluzioni adottate come strumento diagnostico predittivo in 14 centrali Enel localizzate in Europa e America Latina. Le macchine connesse, equipaggiate con sensori, raccolgono grandi volumi di dati in una piattaforma centralizzata, dove un’applicazione software APM (asset performance manage- ment) basata su Predix, attraverso l’uso di strumenti analitici evoluti, analizza i dati stessi per identificare e diagnosticare problemi delle attrezzature, prima che si manifestino, incre- mentando così l’affidabilità e la disponibilità degli asset, e riducendo i costi delle operation e della manutenzione. Servitization per aumentare la competitività La servitizzazione degli asset di produzione, o ‘manufacturing as-a-service’ (MaaS), fornisce ai produttori una nuova dimen- sione di sviluppo e potenziamento del servizio clienti: lo rileva lo studio “Annual Manufacturing Report 2020”, un sondaggio condotto, dalla rivista The Manufacturer, tra dicembre 2019 e gennaio 2020, sulle imprese del settore in Regno Unito. Storicamente, ricorda il rapporto, la maggioranza delle imprese del comparto manufacturing, per decenni, ha appli- cato una strategia ‘fire and forget’, caratterizzata da poca visibilità su dove andavano a finire i prodotti, una volta lasciata la fabbrica. Oggi invece, con la diffusione delle tec- nologie digitali, che rendono trasparenti i processi attraverso tutta la supply chain, e accrescono fortemente la comunica- zione con i clienti e le opportunità di servizio, la servitiza- tion diventa un modello di business aperto a un numero di aziende molto più ampio . La servitization, secondo lo studio, può portare grandi benefici ai produttori che lottano per competere sul prezzo con prodotti concorrenti più con- venienti, provenienti da altri paesi, e diventare l’arma con cui vincere, e conservare i clienti, proponendo loro un’of- ferta di prodotti ‘service-based’ di valore più elevato. La servitizzazione risulta una strategia in rapida crescita tra i produttori del Regno Unito: secondo i sondaggi, il 78% dice di stare sviluppando, o di avere sviluppato, un modello di business servitizzato, capace di aggiungere valore alle rela- zioni con i clienti.

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