AS_04_2019

tecnica 94 Maggio 2019 Automazione e Strumentazione MECCATRONICA riconoscere le condizioni incidentali di un operatore remoto (per esampio cadute, malori, reazioni a inquinanti ambientali ecc.) e quindi attivare in modo selettivo i soccorsi. In casi invece di gravi contingenze su intere aree di impianto l’e- satta conoscenza della posizione e dell’attività degli operatori sul campo può consentire da un lato di orientare i soccorsi e dall’altro di inviare messaggi mirati a ciascun operatore per indicare la migliore strategia di ritorno in condizioni di sicurezza. Ovviamente le azioni descritte, per essere tempo- ralmente efficaci, devono essere gestite da adeguati e veloci algoritmi di AI capaci di valutare lo ‘status’ multi-variabile dell’evento e di prendere le decisioni conseguenti, dandone tuttavia conto esatto ai supervisori umani, dovunque collocati. Un settore in rapida evoluzione I dispositivi indossabili, già impiegati in ambito entertainment, fitness/medi- cale e militare, giungono dunque nel comparto automazione promettendo interessanti sviluppi sia tecnologici sia di business. Sia i vendor che gli end- user stanno guardando con attenzione al loro impiego che può incrementare efficacia e sicurezza delle operazioni in campo. Nuovi approcci a tecnologie innovative Occorre però superare un certo duali- smo uomo-macchina : l’automazione non deve essere progettata per elimi- nare gli uomini dal processo produttivo introducendo poi rigidità inopportune che finiscono con l’essere by-passate forzosamente (e talvolta imprudentemente) dagli ope- ratori; viceversa la variabilità e la minore omologazione degli umani non deve essere vista con troppa diffidenza e ridotta ai minimi termini ‘a prescindere’, rinunciando così alle nostre capa- cità di dare un contributo creativo e magari migliorativo, tipica- mente nelle situazioni più inusuali e meno previste a tavolino da chi ha progettato gli algoritmi di controllo. Quello che occorre è invece concepire la collaborazione uomo-macchina in modo da prendere il meglio da entrambi, favorendo il pieno coordina- mento tra precisione e ripetibilità (da una parte) e adattabilità, esperienza, capacità di inferenze non previste (dall’altra). Conclusioni La prima e più celebre modellizza- zione evoluta del comportamento umano nel contesto degli impianti produttivi rischiosi è stata formaliz- zata da Rasmussen nel 1984 (ed è noto come modello SRK). Esso distingue tre diverse forme di comportamento, basato su abilità (reazione a sti- moli), regole (scelta e applicazione di azioni) e conoscenze (pianificazione di strategie). Tenendo conto delle prestazioni e le possibilità offerte dalle nuove tec- nologie IIOT, s verrebbe a disporre di nuovo di un potente strumento di analisi strutturata del com- portamento congiunto Operatore- Processo , adatto al nuovo orizzonte industriale che si sta aprendo davanti a noi. Una simulazione dell’utilizzo di esoscheletri in ambito automotive (Fonte: Comau) Un esempio di come la realtà aumentata possa essere utilizzata nell’ambito della manutenzione (Fonte: Progea)

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